Il declino spirituale di Giuda
Da dove cominciò il declino spirituale di Giuda? Giuda aveva apertamente protestato a Betania contro lo spreco del costoso unguento con cui Maria aveva profumato i piedi di Gesù. Sapeva che con il ricavato di quel profumo un uomo avrebbe potuto vivere comodamente per un anno. Che in Giuda allignasse l’amore per il denaro è chiaro. Lo dimostrò la sua protesta: «Perché questo sciupio? Questo unguento si poteva vender caro e darne il ricavato ai poveri».
La prima testimonianza della caduta di Giuda risale al momento in cui Gesù annunciò l’Eucaristia (cfr Gv 6). La storia di Giuda è strettamente connessa alla Pasqua ebraica. Fu a una Pasqua ebraica che Gesù annunciò per la prima volta l’Eucaristia; in un’altra Pasqua ebraica l’istituì. Nell’anima di Giuda la prima frattura si ebbe quando Gesù disse che avrebbe dato all’uomo il suo Corpo e il suo Sangue come cibo. Il crollo definitivo avvenne la notte dell’ultima Cena, quando Gesù mise in atto la sua promessa. L’Eucaristia, Pane di Vita, è legata alla fedeltà e alla santità, ma è congiunta anche al tradimento e al peccato.
La Parola per me, Oggi
L’esercizio di oggi può essere quello di restare interiormente accanto a Gesù con un amore che cerca di comprendere qualcosa di ciò che Egli provò nel vivere il consumarsi del tradimento, fino a sentirsi sgorgare dall’intimo quella domanda: «Con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo?».
La Parola si fa Preghiera
Tu sei buono, Gesù, e continui ad amare anche chi, pur restando tra i tuoi discepoli, non ti ama. Libera il mio cuore da ogni ipocrisia, perché possa accogliere il tuo amore e sempre più amarti!
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Fonte – Cenacolo GAM
Il Cenacolo GAM si fonda essenzialmente sulla Parola di Dio e sulla preghiera.
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.
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Leggi il brano del Vangelo
Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito!
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 26, 14-25
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate tin città, da un tale, e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.