Il segreto di un’inalterabile pace
Il profeta Geremia si era lamentato amaramente: Perché il mio dolore è continuo, e la mia piaga è incurabile, ribelle alle cure? Dio non gli promette la guarigione: la sofferenza rimarrà, come una «scheggia» conficcata nella carne. Dio dà al suo profeta una risposta analoga a quella che riceverà l’Apostolo San Paolo. Paolo aveva pregato tre volte per essere liberato da una penosa sofferenza; il Signore gli rispose: «Ti basta la mia grazia: perché la mia potenza trionfa nella debolezza» (2Cor 12,7-9).
La vocazione profetica gli viene rinnovata e confermata. La croce che pesava duramente sulle spalle di Geremia e che egli era pronto a buttar lontano da sé, gli viene di nuovo imposta, ed egli l’accetta. Comprende, alla luce della risposta divina, che una vita tutta tessuta di sofferenze, è la sua vera vita, perché lo obbliga a vivere in un’intimità stretta e continua con il suo Dio.
Alle sorgenti
Gesù non ritratta nulla. Egli si sottrae a un nuovo attentato dei Giudei. Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano. Dopo l’affermazione della sua divinità, Gesù cala nel silenzio, nel nascondimento, sfugge. Gesù va a rifarsi ai luoghi dell’inizio, ai ricordi del primo tempo, il tempo più bello. Sono le cosiddette ore verginali, le ore dell’inizio, il tempo dell’incontro con Gesù… L’anima si ricarica di luce nuova. C’è bisogno, si sente l’esigenza di ritornare alle sorgenti.
La Parola per me, Oggi
Perché tanta gente conduce un genere di vita che qualcuno chiama di “tranquilla disperazione”? Non è forse perché si è allontanata dai principi fondamentali della fede, che dovrebbero essere per noi come corsi d’acqua in un luogo arido, come l’ombra di una grande roccia in una terra desolata?
La Parola si fa Preghiera
Signore Gesù, aiutami a vivere presente a te che sei l’eterno presente e fa’ che in ogni istante io colga i segni della tua tenerezza e te ne dia lode.
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Fonte – Cenacolo GAM
Il Cenacolo GAM si fonda essenzialmente sulla Parola di Dio e sulla preghiera.
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.
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Cercavano di catturarlo,ma egli sfuggì dalle loro mani.
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 10, 31-42
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre; per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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