«I figli sono liberi»
«I figli sono liberi», dice Gesù a Pietro. Liberi davanti a Dio e agli uomini. La libertà è il grande tema, mai abbastanza capito, del cristianesimo; è anche il punto di onore della nostra epoca, più che mai proclamato e insidiato. Non c’è nulla di più bello: ci rende come Dio. I cristiani sono liberi: il loro unico tributo al tempio e al re è quello di un rapporto filiale con il Padre e fraterno verso tutti. Tuttavia per non scandalizzare, si sentono liberi di pagare quei tributi che anche gli altri pagano. La loro libertà infatti è quella di amare: sono tanto liberi da saper rinunciare ai propri diritti, se questi vanno contro i fratelli.
La seconda predizione di passione, che immediatamente precede senza alcun nesso, fa vedere da dove viene la libertà dei figli e il tributo che pagano: dal Figlio dell’uomo consegnato nelle mani degli uomini. È il prezzo che il Figlio offre liberamente per sé e per i fratelli.
La Parola per me, Oggi
La libertà cristiana è libertà di amare il fratello, perché pieno compimento della legge è l’amore. Ecco allora che il criterio di misura dei nostri gesti oggi, dev’essere ciò che giova all’altro. Chiediti qual è il bene di chi ti sta intorno, prima di ogni azione, come ha fatto Gesù.
La Parola si fa Preghiera
Signore Gesù, che nella casa di tuo Padre hai voluto pagare la tassa come tutti gli altri, dona a coloro che annunciano il Vangelo il coraggio di condividere sempre la vita degli uomini a cui si rivolgono e di essere solidali con la loro situazione e i loro problemi. Tu che intercedi per noi presso il Padre, per sempre.
Fonte – Cenacolo GAM
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.
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lo uccideranno, ma risorgerà . i figli sono liberi dal tributo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17, 22-27
In quel giorno, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà ». Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafà rnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì».
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».
E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».
Parola del Signore.