Appartenere al Regno di Dio
Il messaggio di Gesù significa salvezza per i poveri e i perseguitati, la loro ricompensa è grande nel cielo; nello stesso tempo esso è condanna per i ricchi e i soddisfatti di sé — perché hanno già la loro consolazione. Già ora si decide chi entrerà nel regno di Dio e chi invece ne sarà escluso.
Gesù è un rivoluzionario potente: a lui non importa questo mondo terreno, non importano le ricchezze e la terra. A lui importa il Regno di Dio. Il suo messaggio è il messaggio del Regno di Dio, della vita divina che deve circolare in tutti gli uomini. Egli trascende questo mondo e parla di un mondo nuovo; va al di là di tutto ciò che è umano e afferma il Regno di Dio. La grande rivoluzione, incominciata con Cristo, troverà un giorno la sua piena realizzazione.
Léon Bloy scrisse questo commento:
– Un cristiano non può essere salvato che da uno dei suoi fratelli che lo accolga fra le sue braccia e lo porti attraverso l’acqua e il fuoco.
– L’amore di Dio è un’espressione che mi fa stemperare in lacrime. Eppure in tutti coloro che muoiono di sete zampilla una fontana: Dio. Perché questi sciagurati non bevono?
– Non possiamo guardare una creatura senza tremare d’amore.
– Prendersi gioco del povero significa camminare sul cuore di Gesù.
– Più andremo verso Dio e più saremo uniti gli uni agli altri. Gli esseri umani non sono paralleli ma convergenti; è Dio il loro punto focale.
– Il popolo di Dio siamo tutti noi: io, il falegname, il fabbro, l’impiegato d’ufficio, lo spazzino, il poeta. Il popolo di Dio è tutto ciò che è povero, tutto ciò che soffre e tutto ciò che è profondamente umile; è l’immenso gregge sperso nella solitudine, la moltitudine dei cuori che piangono e camminano alla ricerca del Paradiso.
– È straordinario pensare (e c’è da morire di ammirazione nel dirlo) che un povero cristiano, un miserabile arnese di impiegato che gratta una banale carta amministrativa per copiare asinate e che continuerà così fino alla morte abbrutendosi sempre di più, ha un’anima che, tutto sommato, è costata la vita del Figlio di Dio.
– Soltanto i poveri dànno spontaneamente; i ricchi vogliono essere sempre sollecitati.
La Parola per me, Oggi
Gesù non ha mai emarginato i ricchi, però è pur vero che non è stato mai tenero con la ricchezza, e questo perché il denaro provoca attaccamento, chiusura e avarizia, che partendo dal cuore dell’uomo lo contaminano. È difficile avere il portafoglio gonfio e il cuore sgombro. Quando su questa terra ci sentiamo pienamente soddisfatti, allegri e a nostro agio, guardiamoci dentro e chiediamoci: desiderio di Dio dove sei andato a finire?
La Parola si fa Preghiera
Sono molti, oggi, gli uomini che piangono o che hanno fame, sono molti i poveri e le vittime dell’ingiustizia. O Dio, Padre nostro, accendi nella loro desolazione una scintilla della tua gioia, e insegnaci ad andare in loro aiuto e a metterci dalla loro parte, sull’esempio del tuo Figlio, il Cristo Gesù, nostro Signore.
Fonte – Cenacolo GAM
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.
Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.
Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6, 20-26
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore