Il direttore generale dellโOrganizzazione Mondiale della Sanitร , condividendo lโindicazione dellโapposito Comitato tecnico, ha annunciato lo scorso 5 maggio che il Covid-19 non costituisce piรน unโemergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale.
ร stato un tempo difficile in cui le nostre comunitร cristiane sono state prossime con la preghiera e le opere di caritร a chi ha sofferto la malattia e le conseguenze della difficile fase economica. Esprimiamo sentimenti di gratitudine per il personale sanitario che con dedizione e mettendo a rischio la propria vita si รจ preso cura dei numerosi ricoverati a causa del Covid-19 e per tutti coloro che, in qualsiasi maniera, hanno dato il loro contributo per alleviare i disagi e affrontare la crisi: amministrazioni pubbliche, forze dellโordine e di vigilanza, personale della scuola, lavoratori impegnati nelle attivitร primarie, operatori della comunicazione, imprenditori, operatori pastorali e quanti si sono prodigati per la sicurezza degli ambienti della Chiesa, e tanti semplici cittadini.
Vogliamo ricordare le tante persone che hanno perso la vita, tra cui centinaia di sacerdoti che hanno contratto lโinfezione adoperandosi per il proprio ministero. Come ha suggerito Papa Francesco con insistenza, anche per loro dobbiamo con responsabilitร e determinazione affrontare le tante sfide, nella consapevolezza che siamo sulla stessa fragile barca.
Accogliendo la comunicazione dellโOMS, segnaliamo che tutte le attivitร ecclesiali, liturgiche, pie devozioni, possono tornare a essere vissute nelle modalitร consuete precedenti allโemergenza sanitaria.
Resta salva la possibilitร per i Vescovi diocesani di disporre o suggerire alcune norme prudenziali come lโigienizzazione delle mani prima della distribuzione della Comunione o lโuso della mascherina per la visita ai malati fragili, anziani o immunodepressi.
- Pubblicitร -
Riteniamo sia altresรฌ opportuno che cessino, o quantomeno siano diminuite nel loro numero, le celebrazioni trasmesse in streaming.
Le attivitร presso strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali seguiranno le norme proprie dei luoghi in cui si svolgono.