Mi sembra doveroso esprimere un sentito ringraziamento al Presidente Draghi e a tutto il governo da lui presieduto per lo sforzo di questi mesi cosรฌ difficili e per il metodo di lavoro che lo ha distinto. Comporre visioni discordanti in un unico interesse unitario credo resti metodo indispensabile anche per il futuro. In questo momento cosรฌ decisivo e pieno di rischi per lโItalia e lโEuropa, desidero rinnovare il forte appello alla responsabilitร individuale e collettiva per affrontare la prossima scadenza elettorale. Lโindispensabile interesse superiore impone di mettere da parte quelli personali o individuali, per affrancare la politica da tatticismi ormai, peraltro, incomprensibili e rischiosi per tutti. Dobbiamo pensare alla sofferenza delle persone e garantire risposte serie, non ideologiche o ingannevoli, che indichino anche, se necessario, sacrifici, ma diano sicurezza e motivi di speranza. Il fondamentale confronto politico non deve mancare di rispetto e deve essere improntato alla conoscenza dei problemi, a visioni comuni senza furbizie, con passione per la cosa pubblica e senza agonismi approssimativi che tendono solo a piccoli posizionamenti personalistici e non a risolvere le questioni.
La crisi, insomma, puรฒ, anzi, deve essere una grande opportunitร per ritrovare quello che unisce, per rafforzare il senso di una comunitร di destino e la passione per rendere il nostro Paese e il mondo migliori. Le pandemie ci hanno reso tutti consapevoli della vulnerabilitร , di come puรฒ essere messo in discussione quello che appariva sicuro, come tragicamente vediamo con la guerra e le sue pericolose conseguenze internazionali. Dal dopoguerra non abbiamo mai vissuto una congiuntura cosรฌ complessa, a causa dellโinflazione e delle diseguaglianze in aumento, del debito pubblico che ha raggiunto una dimensione enorme, del ritorno a un confronto tra blocchi che assorbe enormi energie e impedisce lo sviluppo, dellโemergenza climatica e ambientale, della difficoltร del mondo del lavoro con la condanna al precariato con il suo carico di fluiditร .
Le fragilitร emerse con la pandemia del COVID, ad iniziare dagli anziani non autosufficienti, i disabili, i tanti malati psichici, la tanta e atroce solitudine, richiedono una protezione della persona efficace che solo uno straordinario impegno puรฒ permettere. ร quello che Papa Francesco chiama amore politico. Non possiamo costruire il futuro delle prossime generazioni avendo come unico orizzonte il presente, perchรฉ gli interessi di corto respiro diventano inevitabilmente interessi di parte, individuali. Si presenta, inevitabile, lโora dei doveri e delle responsabilitร per cui la politica dovrร trovare il piรน virtuoso punto dโincontro tra ciรฒ che รจ buono e ciรฒ che รจ realmente possibile perchรฉ le risorse esistenti non vadano sprecate ma collocate al servizio del bene comune e dellโintera popolazione. ร un tempo nel quale dobbiamo ricostruire il senso di comunitร , in cui, come ha ricordato il presidente Mattarella, occorre un โcontributo costruttivoโ da parte di tutti, specialmente di chi sceglie di impegnarsi nella vita politica. E ci auguriamo siano tanti e con tanta e profonda motivazione per il bene comune.
Il prossimo 4 ottobre, festa di San Francesco dโAssisi, patrono dโItalia, la Conferenza Episcopale Italiana รจ stata invitata a compiere il gesto dellโofferta dellโolio per la lampada votiva sulla tomba del Santo. Sarร un momento di gratitudine per quanti stanno aiutando il popolo italiano a far fronte agli effetti della pandemia. Sarร anche occasione per una preghiera speciale per lโItalia e per la pace.