Il Padre tuo è nel segreto (Mt 6,1-6.16-18)
Preghiera, digiuno, elemosina: questi sono i tre cardini della tipica ascetica quaresimale, così ben sintetizzati e affiancati tra loro nella pagina del Vangelo proposta nella Messa di oggi. Questo brano è estratto dalle numerose istruzioni contenute nel lungo primo discorso di Gesù, noto come “sermone della montagna”, riportato dall’evangelista Matteo.
Tre pratiche della pietà cristiana, a ciascuna delle quali – come a ogni terna elencata nella nostra dottrina – si sarebbe tentati di abbinare rispettivamente una delle tre virtù teologali. Se di immediata comprensione può risultare l’accostamento tra preghiera e fede, e tra elemosina e carità, più complesso potrebbe apparire il legame tra digiuno e speranza, tema centrale del Giubileo di quest’anno.
Eppure, chi digiuna nel segno di una sobrietà non solo alimentare, ma anche interiore e spirituale, testimonia la speranza. Questo atteggiamento di libertà dalle necessità più terrene diventa un segno profetico dell’autentica speranza cristiana: «cercate le cose di lassù» (Col 3,1). Il digiuno aiuta a fissare lo sguardo del cuore e della mente sul senso più profondo della vita e della storia: il compimento in Cristo di tutte le cose, nel giorno del suo ritorno glorioso.
- Pubblicità -
Ecco perché Gesù esorta: «quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti» (Mt 6,16). Il digiuno non è solo una rinuncia, ma un modo per esprimere la fiducia nelle promesse divine. Chi lo pratica con gioia e semplicità dimostra di essere pellegrino sulla terra, vivendo in un’intima relazione con Dio.
Più precisamente, egli è un “pellegrino di speranza”, che attraversa la vita confidando nel Padre. Gesù ci ricorda che «il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà» (Mt 6,18), rafforzando la certezza della ricompensa divina per chi vive con autenticità la fede.
Brano semplificato
GESÙ DICE AI DISCEPOLI: “STATE ATTENTI A FARE AZIONI SOLO PER AVERE UN PREMIO DALLE PERSONE. FATE AZIONI BUONE ALLE PERSONE E DIO SARÀ FELICE DI VOI. IN QUESTI GIORNI DI PENITENZA, DA’ I SOLDI AI POVERI, PREGA NEL TUO CUORE E RINUNCIA A QUALCHE CIBO. DIO VEDE IL TUO IMPEGNO A CAMBIARE PER DIVENTARE BUONO E PER QUESTE BUONE AZIONI DIO PADRE TI DARÀ UN PREMIO”.