LA PAROLA AUTOREVOLE CHE LIBERA
Questa domenica il Vangelo ci racconta una giornata-tipo di Gesù a Cafarnao, di sabato.
Il Maestro, con i suoi discepoli, entra nella sinagoga e, così, esercitando il diritto concesso a ogni adulto ebreo di prendere la parola, commenta quanto era stato proclamato. Il suo insegnamento stupisce i presenti.
Gesù mostra di avere un’autorevolezza inedita, rara, «insegna come uno che ha autorità». Con il suo insegnamento offre la risposta di Dio al desiderio di pienezza che ogni creatura si porta dentro, a differenza di quello degli scribi, fatto solo di precetti di uomini.
L’autorevolezza di Gesù si manifesta anche con un atto di liberazione di un uomo tormentato da uno spirito impuro. Il demonio, sconvolto dalla presenza di Gesù, lo riconosce, chiamandolo: «il Santo», e lo attacca, perché sa che egli è la sua rovina. Gesù non entra in dialogo con lo spirito impuro – l’amore non dialoga con il male – ma gli ordina di uscire dall’uomo e lo spirito obbedisce. La liberazione, raccontata in breve, rivela la stupenda notizia che niente è più forte dell’amore di Dio per noi.
ImpegniAMOci a testimoniare il Vangelo, annunciando l’amore di Gesù con convinzione e audacia.
Approfondiamo una parola del Vangelo
IL SANTO
Il termine, quando è riferito a Gesù, indica una santità completamente diversa da quella dei personaggi santi dell’AT, ma identica a quella di Dio, suo Padre. Pertanto intimamente legata alla sua filiazione divina e alla presenza in lui dello Spirito Santo, che si manifesta attraverso le opere, i miracoli e gli insegnamenti.
PREGHIAMO
Signore Gesù,
tu insegni con
autorevolezza,
perché incarni
ciò che annunci;
aiutaci a vivere
e a testimoniare,
come hai fatto tu,
quello che diciamo
e annunciamo
con le parole.
Signore Gesù,
con la liberazione
dell’indemoniato
ci mostri la vittoria
di Dio sul male;
aiutaci a credere
che non c’è difficoltà
nella vita, più forte
dell’amore di Dio.
Fonte del materiale:
Catechisti Parrocchiali
Rivista di GENNAIO 2021 a SOLO 2€