Catechisti Parrocchiali – Commento al Vangelo del 24 Maggio 2020 per bambini e ragazzi

L’Ascensione di Gesù al cielo, nel Vangelo secondo Matteo, è l’unica e sola apparizione del Risorto dopo quella del mattino di Pasqua, ed è l’ultimo e definitivo saluto testamentario ai discepoli.

Gli undici discepoli sono convocati in Galilea, su una montagna.

Tornare nella terra, scelta da Dio come luogo di inizio dell’evangelizzazione, significa, per i discepoli, ricominciare la sequela, conclusasi con l’abbandono e il tradimento di Gesù. Non a caso gli Undici sono chiamati discepoli e non apostoli, in quanto devono ancora essere inviati dal Maestro.

Gesù sale al cielo. Sembra un congedo dai suoi discepoli, ma in realtà le sue ultime parole non sono un addio, quanto piuttosto la promessa della sua presenza e compagnia alle persone di ogni luogo e di ogni tempo.

Con le parole: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…» Gesù affida ai discepoli, e conseguentemente alla Chiesa, la missione evangelizzatrice. Il movimento, sottolineato dal verbo andare, indica che la Chiesa è chiamata ad uscire, ad andare alla ricerca delle persone, fin nelle periferie e farsi compagna nella vita di ogni uomo e donna.

Sono gli apostoli senza Giuda Iscariota. Gli Undici sono i primi testimoni della vita pubblica e della risurrezione di Gesù, che da lui ricevono il compito di evangelizzare e battezzare. Solo successivamente Giuda Iscariota è sostituito da Mattia (cfr. At 1,21-26).

Signore Gesù, mentre sali al cielo rassicuri i discepoli di ogni tempo che non li lasci soli nella missione di essere tuoi testimoni fino agli estremi confini della terra.

Signore Gesù, aiuta la tua Chiesa a non scoraggiarsi davanti ai rischi e alle fatiche che la missione evangelizzatrice comporta. Concedile di saper uscire alla ricerca delle persone, fin nelle periferie, e di farsi compagna nella vita di ciascuno.