L’eccomi di Giuseppe
Giuseppe è il protagonista del Vangelo della IV domenica di Avvento.
Giuseppe vive un momento critico e doloroso: Maria, sua promessa sposa, aspetta un bambino, ma non da lui! Da uomo giusto e irreprensibile qual è dovrebbe, secondo la Legge, denunciare Maria come adultera e farla lapidare, ma la ama e pensa, perciò, di ripudiarla in segreto.
Dio irrompe nella sua vita e manda un angelo in sogno che lo invita a non temere, rivelandogli il senso nascosto di ciò che sta accadendo e gli offre un’altra paternità.
L’evento inimmaginabile che Giuseppe si trova a vivere, fa parte di una storia che trova nella parola di Dio la sua spiegazione ultima. Giuseppe si fida del Signore; a lui basta sapere che quella storia ha il sigillo di Dio.
Giuseppe non usa parole per rispondere alla proposta straordinaria di Dio: va e accoglie Maria nella sua casa.
Il suo eccomi non è fatto di parole, ma di gesti che fugano i dubbi e lasciano il posto all’umile obbedienza. Giuseppe, compiendo puntualmente quello che gli viene chiesto, permette alla Parola di trasformare gli elementi del dramma umano, che sta vivendo, in storia di salvezza. Proprio così entra nella storia del Figlio di Dio e dà corpo alla Parola… come Maria!
ImpegniAMOci a leggere il Vangelo ogni giorno, per scoprire il progetto d’amore che Dio ha su di noi.
Approfondiamo una parola del Vangelo
Figlio di Davide
Davide, settimo figlio del pastore Iesse, nato a Betlemme divenne re in Israele intorno al 1000 a.C.. Gli ebrei lo hanno sempre considerato il loro più grande re. Giuseppe era della discendenza di Davide e, imponendo il nome a Gesù, gli assicura di fronte alla Legge la discendenza davidica.
Al tempo di Gesù era forte l’attesa di un altro Davide / Messia che avrebbe ridato felicità al popolo. Il popolo, acclamando Gesù come «Figlio di Davide», lo riconosce Messia.
PREGHIAMO
Signore Gesù, Giuseppe, fidandosi di Dio e della sua Parola, ha messo da parte ogni logica umana e ti ha permesso di nascere in una famiglia. Signore Gesù, fa’ che, sul suo esempio, ci fidiamo della parola di Dio, per saperla accogliere e realizzare, sempre.
Fonte del materiale:
Catechisti Parrocchiali
Rivista di DICEMBRE 2019
