PESCATORI DI UOMINI
Pescatori di uomini (Lc 5,10)! A quale strano impegno ci chiami oggi, Signore! Tu ti riveli a noi in potenza e forza, come il “Santo, Signore degli eserciti, della cui gloria รจ piena tutta la terra…, il Re” (Prima Lettura: Is 6,2-4): noi ci sentiamo “perduti, dalle labbra impure, abitanti in mezzo a un popolo di impuri” (Is 6,5). Tu trasformi con una sola tua Parola la nostra inutile fatica di tutta una notte in una pesca sovrabbondante (Vangelo: Lc 5,5-6): e a noi resta un grande stupore e il profondo senso di indegnitร di fronte alla tua grandezza (Lc 5,8-9).
Ci aspetteremmo un invito all’adorazione perpetua del Tuo nome, ad offrire sacrifici di lode, a una meditazione continua della tua legge, a contemplare prostrati il tuo mistero… Invece, ci vuoi… pescatori di uomini! Tu, l’Onnipotente, Signore dei cherubini e dei serafini, la cui “Parola non torna mai indietro senza aver compiuto la tua volontร ” (Is 55,11), necessiti di noi per diffondere il tuo Verbo. Sei il Dio che vuol aver bisogno delle sue creature: sei il Dio che si fa mendicante e chiede: “Chi manderรฒ e chi andrร per noi?” (Is 6,8).ย
Pescatori di uomini! Tu vuoi che siamo noi a trasmettere a tutti gli altri uomini il tuo Vangelo, la nostra gioiosa personale esperienza della tua Risurrezione e della tua vittoria sull’angoscia, sulla malattia, sul peccato, sulla morte (Seconda Lettura: 1 Cor 15,1-9). Chiami noi, salvati dal biblico mare del caos e del male, a diventare a nostra volta pescatori di uomini! Vincoli la tua Parola a una “trasmissione” (“paradosis”: 1 Cor 15,1-3), di cui noi dobbiamo essere al contempo i testimoni, i tramiti, i garanti. E se non lo facciamo noi, tutti noi, agli altri non giungerร la Lieta Notizia: “Come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, senza uno che annunzi?” (Rm 10,14).
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Pescatori di uomini! ร un invito, Signore, che non rivolgi solo ai preti e alle suore, ma a tutti i tuoi discepoli. Anche tutti noi laici, mamme o papร , immersi nel mare del mondo, senza paura di contaminarci con la sua iniquitร , dobbiamo essere pescatori di uomini, annunziando la Parola “in ogni occasione, opportuna e non opportuna” (2 Tm 4,2). Ciascuno di noi, come Paolo, deve essere divorato dallo zelo di evangelizzare, e attestare: “ร per me un dovere predicare il Vangelo: guai a me se non predicassi il Vangelo” (1 Cor 9,18). Perchรฉ siamo “chiamati a rendere presente e operosa la Chiesa”, la tua barca di salvezza (Mc 3,9; 4,35-41; Gv 6,21), “in quei luoghi e in quelle circostanze in cui essa non puรฒ diventare sale della terra se non per mezzo” nostro: “grava infatti su tutti i laici il glorioso peso di lavorare, affinchรฉ il divino disegno di salvezza raggiunga ogni giorno di piรน tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutta la terra” (Lumen gentium, n. 33). “I laici, quindi…, possono e devono esercitare una preziosa azione per l’evangelizzazione del mondo; … bisogna che tutti cooperino alla dilatazione e all’incremento del Regno di Cristo nel mondo” (n. 35).
Pescatori di uomini! A me tu, oggi, Signore, rivolgi l’accorato appello di andare e ammaestrare tutte le nazioni, battezzandole nel tuo nome e insegnando loro tutto quello che tu ci hai comandato (Mt 28,19-20). Io, oggi, sono chiamato da te per “stare con te, per mandarmi a predicare e per avere il potere di scacciare i demoni” (Mc 3,14). Che io non resti a crogiolarmi nella mia salvezza personale. Che io comprenda che la tua sequela รจ missione, che il tuo discepolato รจ apostolato; che la felicitร di tanti fratelli che ancora giacciono “nelle tenebre e nell’ombra della morte” (Lc 1,79) dipende solo da me. E che risponda al tuo invito, in ogni momento, con gioia e generositร : “Eccomi, manda me!” (Is 6,8).
Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.
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