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Carlo Miglietta – Commento alle letture di domenica 5 Gennaio 2025

Domenica 5 Gennaio 2025 - II DOMENICA DOPO NATALE
Commento al brano del Vangelo di: Gv 1,1-18

Il Prologo del Vangelo di Giovanni, che oggi la Liturgia ci propone, รจ un canto talmente alto che, come Agostino e Crisostomo rilevano, solo la rivelazione divina poteva esprimerlo. E per Giovanni, appunto, si scelse il simbolo dellโ€™aquila. La Chiesa occidentale lo usรฒ come benedizione per i malati, i neobattezzati, e alla fine della Messa.

Si รจ molto discusso se avesse rapporti con il Vangelo, se ne fosse un preludio, uno schema, un sommario, o semplicemente una formulazione del kรจrigma, dellโ€™annuncio, in termini ellenistici per conquistare i lettori greci.  

In ogni caso, il Prologo annuncia la teologia tridimensionale di Giovanni: la rivelazione di Dio in Gesรน Cristo – la nostra chiamata alla Fede โ€“ Gesรน Cristo salvezza per tutto il creato.

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In particolare

1. Il Verbo rivelatore di Dio

La parola di Dio (Dabar IHWH) รจ vista come persona in Is 55,10-11 e Sap 18,15-16.

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รˆ potenza creatrice in Sl 33,6-9 e in Sl 147,15.18-19, in Sap 9,1 e Sir 42,15. 

รˆ identificata con la Torah (Legge) in Sl 119; 78,10; Is 1,10; 2,3โ€ฆ

รˆ identificata con la Sapienza (Kokmah), come nella prima lettura di oggi, dal libro del Siracide (Sir 24,1-4.12-16).

Tale Sapienza:

a) รจ presso Dio prima della creazione (Sap  9,4.9; Prov 8,22-23.30; Sir 24,3s…);

b) รจ mediatrice della creazione (Sap 9,1-2.9; 7,21.26; Prov 3, 19-20; 8,26-30):

c) รจ venuta sulla terra (Prov 8,31; Sap 7,22.27; 9,10; Sir 24,8-11; Enoch 42,2); 

d)  รจ portatrice di benefici agli uomini (Sir 24,20; Prov 8,35; 9; 5โ€ฆ).

Tali concetti sono ancora piรน evidenti nel Targum, la traduzione aramaica della Bibbia ebraica: la Memrร  (= โ€œParolaโ€ in aramaico) ha funzione creatrice, ma soprattutto rivelatrice. Ed รจ la Memrร  di Dio che rivela e salva (cfr Targum Jerushalaim su Dt 32,39 e Targum Neophiti su Lv 22,23).

2. L’incarnazione rivelatrice

Lo “scandalo” di Giovanni รจ che la Parola di Dio, la Torah, la Sapienza (giร  tra loro identificabili nell’Antico Testamento) รจ diventata un uomo storico, Gesรน di Nazaret: la Shekinร h ha posto la sua tenda nel corpo visibile di Gesรน.

Dio si รจ fatto storia: chi vede Gesรน vede il Padre (12,45; 14,9)! รˆ il messaggio piรน sconvolgente della storia, che ci interpella a risposta. Chi รจ Gesรน per me? Lo accolgo? Credo in lui? รˆ l’amico che dialoga con me?

รˆ la mia via, veritร , vita? Amo Gesรน? Lo cerco? รˆ il mio tutto, il mio unico pensiero, lo scopo della mia vita? So che solo lui โ€œche รจ nel seno del Padreโ€ (v. 18) puรฒ rivelarmi il Padre?

Avevamo bisogno di Giovanni! Il Dio che tanto abbiamo cercato nell’Antico Testamento, ora si รจ svelato in un uomo, che cammina con noi, il suo Figlio Gesรน Cristo! La teologia diventa cristologia! Stupefatti adoriamo quest’uomo, questo nostro fratello, che abbiamo scoperto essere la Shekinah di Dio in mezzo a noi. In lui Dio abita con noi, noi diventiamo โ€œle sue coseโ€ (v. 11), la famiglia di Dio, addirittura i suoi figli (v. 12).

A noi non resta che accoglierlo, credendo del suo nome (v. 12).

3. La salvezza

L’Incarnazione completa il piano creazionale, come afferma la seconda Lettura (Ef 1,3-6.15-18): โ€œDio ci ha scelti prima della creazione del mondoโ€ฆ, predestinandoci ad essere suoi figli adottivi per opera di Gesรน Cristoโ€ (Ef 1,4-5). Dio, Amore, volendo avere un partner nell’Amore, crea l’uomo e il cosmo, ma deve crearlo altro da sรฉ. E se Dio รจ infinito l’uomo sarร  finito, se Dio รจ eterno l’uomo sarร  mortale, se Dio รจ immenso l’uomo sarร  limitato.

Ma Dio vuole l’uomo immortale, senza limiti, divino. E perciรฒ fin dal primo atto creativo รจ prevista l’Incarnazione, per la quale รจ Dio stesso assume su di sรฉ il limite dell’uomo, e lo annienta nella Risurrezione. Il Verbo esce dal Padre, entra nel creato, e ritorna al Padre, ma portando con sรฉ l’uomo, finalmente โ€œdivinizzatoโ€, โ€œfiglio di Dioโ€, e con l’uomo la creazione tutta affrancata dal male. Genesi 1-2 รจ in realtร  l’Apocalisse, รจ profezia di quell’uomo libero, immortale, che chiacchiera con Dio nella brezza della sera, l’uomo che si realizza solo dopo l’Incarnazione del Figlio, il vero Adam, โ€œl’Uomoโ€ per eccellenza (Gv 19,5), l’Archetipo di tutto il creato: โ€œtutto รจ stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente รจ stato fatto di tutto ciรฒ che esisteโ€ (Gv 1,3).

Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.

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