VOLETE ANDARVENE ANCHE VOI?
Per una di quelle sublimi combinazioni che talvolta la Liturgia ci propone, la “Lectio continua” della Lettera agli Efesini e del capitolo 6 di Giovanni ci giustappongono oggi due delle tre tematiche che nei Vangeli scatenarono un rifiuto dei discepoli.
La prima รจ la prospettiva del Matrimonio cristiano, di amarsi “come Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei” (Ef 5,25), in eterna fedeltร (Mt 19,1-9): ciรฒ determina la reazione dei discepoli, che esclamano: “Se questa รจ la condizione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi” (Mt 19,10).
Il secondo rifiuto รจ relativo all’Eucarestia: di fronte a un Dio che si fa pane, che si dร in pasto agli uomini, “molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano piรน con lui” (Gv 6,66).
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Il terzo rifiuto รจ quello della Croce: quando Gesรน “cominciรฒ a dire apertamente che doveva… soffrire molto…, e venire ucciso…, Pietro lo trasse in disparte e cominciรฒ a protestare dicendo: “Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrร mai”” (Mt 16,21-22). Il rifiuto della Croce sintetizza gli altri due: รจ “scandalo…, stoltezza” (1 Cor 1,23) un Dio povero, debole, che muore come un malfattore, prendendo su di sรจ tutti i dolori del mondo, per amore, solo per amore; l’Eucarestia, in cui Dio si identifica in un pezzo di pane, รจ segno grande di questo amore che giunge allo svuotarsi completamente nel dono totale; il Matrimonio cristiano รจ profezia vivente dell’amore divino (Ef 5,25), che รจ sempre solo oblativo, che mai “divorzia” da noi nonostante tutte le nostre infedeltร , che รจ farsi servo (Ef 5,25-29), che รจ chiamata ad un’unitร inscindibile (Ef 5,31).
Gesรน ci chiede di entrare nella logica dell’amore, che รจ la logica della Croce, dell’Eucarestia, del Matrimonio cristiano. Ma “questo “Lรฒgos” รจ duro: chi puรฒ intenderlo?” (Gv 6,60), dove “lรฒgos” รจ sia la Parola di Gesรน sia Gesรน stesso, il Lรฒgos, il Verbo fatto carne (Gv 1). Gesรน รจ duro, difficile da seguire: “Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perchรจ chi vorrร salvare la propria vita la perderร , ma chi perderร la propria vita per causa mia la troverร ” (Mt 16,24-26: cfr Gv 12, 24-26). Questo discorso รจ follia per il mondo, non puรฒ essere compreso secondo la carne, ma solo nello Spirito santo: “E’ lo Spirito che dร vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono Spirito e vita” (Gv 6,63).
Scegliere Gesรน รจ prendere posizione tra la carne e lo Spirito, tra la logica mondana e quella divina, tra le tenebre e la luce (Gv 3,19-21). Non sono ammessi compromessi, mezze misure, impegni parziali: “Poichรจ sei tiepido, non sei cioรจ nรฉ caldo nรฉ freddo – dice il Signore alla Chiesa di Laodicea-, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap 3,16); “La Parola di Dio รจ piรน tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giuntura e delle midolla, e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore… Tutto รจ nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto” (Eb 4,12-13; cfr Gv 6,61.64). Anche noi dobbiamo prendere posizione, per il Signore e il suo insegnamento, o contro di lui, cosรฌ come Giosuรจ richiese ad Israele, ci racconta la prima Lettura (Gs 24, 1-2.15-17.18), una volta entrato nella Terra Promessa.
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E questa scelta deve essere rinnovata ogni giorno: non basta essere entrati una volta per tutte nella Chiesa: “Non ho scelto forse io voi, i Dodici? Eppure uno di voi รจ un diavolo!” (Gv 6,70). Nella comunitร cristiana c’รจ Pietro il Papa che lo rinnegherร , c’รจ Giuda che lo venderร per trenta denari, c’รจ Tommaso l’incredulo, ci sono Giacomo e Giovanni che richiedono posti di potere nel Regno: la permanenza nella fedeltร non รจ garantita…
Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.