Fece un certo scalpore quando scrissi il libro: โLโingiustizia di Dio e altre anomalie del suo amoreโ. Ma Dio รจ profondamente โingiustoโ, secondo la logica corrente, eโฆ meno male per noi, perchรฉ se dovesse punirci continuamente per i nostri peccati, per le nostre disobbedienze, non basterebbero in ogni istante i castighi piรน terribili.
Il concetto biblico di โgiustiziaโ (in ebraico โsedaqahโ e in greco โdikaiosyneโ) non corrisponde a quello umano ben espresso da Ulpiano, nel diritto romano, di โvoluntas suum unicuique tribuendiโ, di dare cioรจ a ciascuno il suo. โMai una traduzione รจ infelice come questa, perchรฉ, se proprio Paolo ha preso il vocabolo dal mondo giuridico romano, il significato che gli ha dato รจ tuttโaltroโ (G. Ravasi).
Per gli ebrei, โgiustiziaโ รจ essenzialmente la solidarietร con la comunitร , il vivere relazioni armoniose con i fratelli. Per questo, nella Scrittura, la โGiustiziaโ di Dio รจ essenzialmente il suo piano dโamore per gli uomini, la sua attivitร salvifica, misericordiosa e fedele, che si compie infine solo in Gesรน Cristo (Rm 3,21-26).
Ecco perchรฉ, quando nel Nuovo Testamento si parla di giustizia retributiva, non cโรจ in Dio la logica del โdo ut desโ. Egli non รจ una sorta di grande commerciante che, con il bilancino, dร premi o castighi nellโesatta misura dei meriti: egli รจ disposto a perdonare tutti i nostri peccati purchรฉ facciamo altrettanto con i fratelli (Mt 6,14-15; 18,21-35), rimette tutti i nostri debiti se li rimettiamo ai nostri debitori (Mt 6,12), premia โlโamministratore disonesto, perchรฉ aveva agito con scaltrezzaโฆ, procurandosi amici con la disonesta ricchezzaโ (Lc 16,1-12), e se รจ impossibile per un ricco salvarsi, โciรฒ che รจ impossibile agli uomini non รจ impossibile a Dioโ (Mt 19,23-26).
Lo stesso ricompensare non in base alla fede o alla religiositร ma secondo lโoggettiva situazione di povertร (โBeati voi poveri, perchรฉ vostro รจ il regno di Dioโฆ; guai a voi, ricchi, perchรฉ avete giร la vostra consolazioneโ: Lc 6,20-25) va contro il concetto di una retribuzione per meriti personali. In fondo Dio รจ un giudice โingiustoโ secondo i criteri umani perchรฉ, nel Vangelo odierno, premia con lo stesso salario sia quelli che nella vigna hanno lavorato dodici ore sia quelli che vi hanno lavorato unโora sola e che, secondo il pensiero umano, han ben diritto di protestare (Mt 20,1-16).
Eโ lโingiustizia dellโAmore, della misericordia che sovrabbonda sullโimparzialitร : รจ la logica di chi abbandona le novantanove pecore nel deserto per andare in cerca di quella perduta (Lc 15,4), di chi gioisce di piรน โper un peccatore convertito che per novantanove giustiโ (Lc 15,7), del Padre cha fa uccidere il vitello grasso, facendo gran festa, per il figlio prodigo che ritorna, mentre non ha mai concesso un capretto al figlio obbediente per far baldoria con gli amici (Lc 15,11-32), di Gesรน che trasgredisce la Legge che comanderebbe la lapidazione dellโadultera, e rimanda la donna senza condannarla (Gv 8,1-11), che perdona la peccatrice, โperchรฉ ha molto amatoโ (Lc 7,47-49).
Afferma Papa Francesco: โLโagire di Dio รจ piรน che giusto, nel senso che va oltre la giustizia e si manifesta nella Grazia. Tutto รจ Grazia. La nostra salvezza รจ Grazia. La nostra santitร รจ Grazia. Donandoci la Grazia, Egli ci elargisce piรน di quanto noi meritiamo. E allora, chi ragiona con la logica umana, cioรจ quella dei meriti acquistati con la propria bravura, da primo si trova ultimo.
ยซMa, io ho lavorato tanto, ho fatto tanto nella Chiesa, ho aiutato tanto, e mi pagano lo stesso di questo che รจ arrivato per ultimoยป. Ricordiamo chi รจ stato il primo santo canonizzato nella Chiesa: il Buon Ladrone. Ha ยซrubatoยป il Cielo allโultimo momento della sua vita: questo รจ Grazia, cosรฌ รจ Dio. Anche con tutti noi. Invece, chi cerca di pensare ai propri meriti, fallisce; chi si affida con umiltร alla misericordia del Padre, da ultimo โ come il Buon Ladrone โ si trova primo (cfr v. 16)โ.
Se nellโAntico Testamento la giustizia di Dio si manifestava con la grazia che egli offriva alle persone โpieโ, Gesรน proclama una veritร inaudita per il mondo giudaico: Dio si prende cura proprio del peccatore! La Giustizia di Dio รจ quindi il suo Amore! Per manifestare che il suo essere Giustizia รจ essere solo Amore, Dio prenderร su di sรฉ, nella Persona del Figlio, i peccati degli uomini, e ne sconterร lui stesso la pena morendo per essi (Rm 3,25).
La Croce รจ quindi la sublime rivelazione del senso della Giustizia divina, la suprema teofania del suo essere Giustizia-Amore! Questo รจ davvero lโโEvangeloโ, la gioiosa notizia: nulla puรฒ ormai separarci dallโamore di Dio in Cristo Gesรน (Rm 8,35-39)!
Carlo Miglietta
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Mt 20, 1-16 | Carlo Miglietta 33 kB 5 downloads
MEDITAZIONE SUL VANGELO DELLA DOMENICA XXV A (Mt 20,1-16) โฆIl commento alle letture di domenica 24 settembre 2023 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.