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Carlo Miglietta – Commento alle letture di domenica 20 Ottobre 2024

Domenica 20 Ottobre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 10, 35-45

CHIAMATI AL MARTIRIO

La liturgia di oggi ci propone la scelta di fondo della nostra vita cristiana: il servire o il servirsi, l’umiliazione o la gloria, il martirio o la potenza. La scelta รจ tra il bere lo stesso calice di Cristo, subendo il suo stesso battesimo (Mc 10,39), o il sedere su troni come i capi delle nazioni (Mc 10,37.42). Non siamo chiamati a possedere, ma a dare, non siamo chiamati al dominio, ma al martirio, alla testimonianza (in greco “marturรฌa”) fino al dono di noi stessi. 

Siamo infatti i discepoli del โ€œServo del Signoreโ€, di cui ci parla la prima Lettura, โ€œdisprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patireโ€ (Is 53,2.3.10-11), e come afferma la seconda Lettura (Eb 4,14-16), โ€œessendo stato lui stesso provato in ogni cosaโ€.

Dobbiamo con forza di nuovo meditare sulla nostra vocazione ad essere martiri. Il martirio non รจ piรน un fenomeno di altre epoche, o relegato in qualche perduto paese di missione. Oggi un Cristiano su sette + perseguitato. Da Timor all’Algeria, dal Salvador all’Ex-Jugoslavia, dal Sudan alla Cina, dal Ruanda alla Birmania, tanti credenti sempre piรน sono chiamati a testimoniare fino alla fine la loro fedeltร  a Cristo. Il martirio รจ nuovamente al cuore della Chiesa: ed รจ un vero segno di ecumenismo che si trovino accumunati in esso cristiani di diverse confessioni. Ha detto Papa Francesco: โ€œI martiri sono piรน numerosi nel nostro tempo che nei primi secoli. Oggi ci sono tanti martiri nella Chiesa, tanti, perchรฉ per confessare la fede cristiana sono cacciati via dalla societร  o vanno in carcereโ€. 

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Il martirio รจ una chiamata per tutti, in modi e forme diverse, ma che ci deve trovare pronti. Scriveva fratel Christian, il priore dei sette monaci uccisi nel 1996 in Algeria: “Insicurezza? รˆ una grazia di fede…. La piรน adatta per la vigilanza: ยซVegliate, perchรจ non sapete…ยป. A Cristo รจ stato chiesto di scegliere tra due stabilitร : il trono o la croce. Cristo ha scelto la croce: ne ha fatto i suo trono, lo sgabello del suo regno. Purtroppo spesso nel corso della storia la chiesa ha spesso preferito il trono. Soprattutto dopo l’editto di Costantino…”. Proclamava mons. Pierre Claverie, vescovo di Orano, in un’omelia una quarantina di giorni prima di venire ucciso nel 1996: “Mi hanno spesso chiesto: ยซChe ci fate laggiรน? Perchรฉ restate?ยป. Siamo lร  a causa di questo Messia crocifisso… Non abbiamo interessi da salvaguardare nรจ influenze da conservare. Non siamo neanche spinti da chissร  quale perversione masochista o suicida…. Non รจ forse essenziale per un cristiano essere lร , nei luoghi di sofferenza, di abbandono? Dove potrebbe mai essere la chiesa di Gesรน Cristo se non fosse innanzitutto lร ? Per quanto possa sembrare paradossale, la forza, la vitalitร , la speranza, la feconditร  della chiesa proviene da lรฌ. Non da altrove nรฉ altrimenti. Tutto il resto รจ solo fumo negli occhi, illusione mondana. La chiesa inganna se stessa e il mondo quando si pone come potenza in mezzo alle altre, come un’organizzazione, seppur umanitaria, o come un movimento evangelico spettacolare. Puรฒ brillare, ma non bruciare dell’amore di Dio, ยซforte come la morteยป (Ct 8,6). Si tratta infatti proprio di amore, innanzitutto di amore e solo di amore. Una passione di cui Gesรน ci ha donato il gusto e tracciato il cammino: ยซNon c’รจ amore piรน grande che dare la vita per i propri amiciยป (Gv 15,13)”.

Il martirio รจ una chiamata per tutti, in modi e forme diverse, ma che ci deve trovare pronti. E non รจ solo essere uccisi per aver proclamato la nostra fede. รˆ martirio essere presi in giro perchรฉ credenti, non fare carriera perchรฉ si rifiutano i compromessi; รจ la rinuncia ad abortire di una ragazza-madre, รจ accettare una maternitร  frutto di violenza, o rifiutare per sรฉ cure anche importanti che poterebbero nuocere al figlio in gestazione; รจ martirio, se abbandonati, non risposarsi, restando โ€œeunuchi per il Regno dei cieliโ€ (Mt 19,12), o perdonare il coniuge adultero; o prendersi l’AIDS o la lebbra curando i malati; o essere derisi perchรฉ casti, perchรฉ si รจ compartecipato i propri beni con i poveri; รจ lo stare in ogni caso dalla parte dei piccoli, dei poveri, dei sofferenti… รˆ la logica della croce!

Ci lamentiamo spesso che non sappiamo farci intendere dal mondo, che gli altri non ci ascoltano: i sette monaci martirizzati in Algeria – รจ stato scritto- “in tre mesi hanno rievangelizzato la Francia”.  Piรน che mille nostri convegni sulla solidarietร , ha dato al mondo una lezione sull’amore fraterno il testamento di fratel Christian: “Anche per te, amico dell’ultimo minuto, che non avrai saputo quello che facevi, voglio questo ยซgrazieยป e questo ยซad-Dioยป profilatosi con te”. รˆ stato detto: “Credo nei testimoni che si fanno sgozzare”: ancora una volta, come affermavano i Padri, “il sangue dei martiri รจ seme di cristiani”.

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I Martiri di tutti i tempi ci insegnino a seguire il Maestro sulla via della croce, unica strada proposta ai suoi discepoli (Mc 8,34).

Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.

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