Dalla vendetta allโamore per i nemici
Nella Bibbia cโรจ una progressione di comprensione del mistero di Dio tra lโAntico e il Nuovo Testamento, e solo in Gesรน, il Verbo vivente del Padre, si ha la Rivelazione definitiva: tutto lโAntico Testamento altro non รจ che profezia di Gesรน, che dellโAntico Testamento รจ lโesegesi ultima.
I libri dellโAntico Testamento โcontengono cose imperfette e caducheโฆ Dioโฆ ha sapientemente disposto che il Nuovo fosse nascosto nel Vecchio e il Vecchio fosse svelato nel Nuovo. Poichรฉ, anche se Cristo ha fondato la Nuova Alleanza nel sangue suo (cfr Lc 22,20; 1 Cor 11,25), tuttavia i libri del Vecchio Testamento, integralmente assunti nella predicazione evangelica, acquistano e manifestano il loro pieno significato nel Nuovo Testamento (cfr Mt 5,17; Lc 24,27), che essi a loro volta illuminano e spieganoโ (Dei Verbum, nn. 15-16). โPer ricavare con esattezza il senso dei sacri testi, si deve badareโฆ al contenuto e allโunitร di tutta la Scritturaโ (Dei Verbum, n. 12).
Questa progressione si nota con chiarezza sul tema della vendetta. Lamech, pronipote di Caino, afferma: โHo ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido. Sette volte sarร vendicato Caino ma Lamech settantasetteโ (Gen 4,23-24). Il resto del Pentateuco fa giร un grande passo avanti, limitando la vendetta alle dimensioni dellโoffesa: โOcchio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piedeโ (Es 21,24), โFrattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farร la stessa lesione che egli ha fatta allโaltroโ (Lev 24,20; Dt 19,21); si passa cioรจ da una vendetta settantasette volte lโoffesa a una ritorsione che non puรฒ superare lโoffesa.
Con troppa facilitร abbiamo epurato dalla Liturgia delle Ore i cosiddetti Salmi imprecatori, perchรฉ erroneamente considerati troppo crudi e violenti. In realtร essi rappresentano unโulteriore maturazione dellโetica. Infatti sono espressione di un atteggiamento di non-violenza: gli uomini rinunciano ad ogni vendetta e affidano a Dio il giudizio, anche se esprimono ciรฒ nel genere letterario della vittima che chiede lโeliminazione del carnefice: โCondannali, o Dio, soccombano alle loro trame, per tanti loro delitti disperdili, perchรฉ a te si sono ribellatiโ (Sl 5,11); โTornino gli empi negli inferi, tutti i popoli che dimenticano Dioโ (Sl 9,18); โLa loro tavola sia per essi un laccio, unโinsidia i loro banchetti. Si offuschino i loro occhi, non vedano; sfibra per sempre i loro fianchi. Riversa su di loro il tuo sdegno, li raggiunga la tua ira ardente. La loro casa sia desolata, senza abitanti la loro tendaโ (Sl 69,23-26); โSiano confusi e annientati quanti mi accusano, siano coperti dโinfamia e di vergogna quanti cercano la mia sventuraโ (Sl 71,13); โMio Dio, rendili come turbine, come pula dispersa dal vento. Come il fuoco che brucia il bosco e come la fiamma che divora i monti, cosรฌ tu inseguili con la tua bufera e sconvolgili con il tuo uragano. Copri di vergogna i loro volti perchรฉ cerchino il tuo nome, Signore. Restino confusi e turbati per sempre, siano umiliati, periscanoโ (Sl 83,14-18).
Con Gesรน si arriva invece ad un superamento completo della vendetta. Anzi, Gesรน afferma: โAvete inteso che fu detto: ยซocchio per occhio e dente per denteยป; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche lโaltra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerร a fare un miglio, tu fanne con lui dueโ (Mt 5,38-41); โAmate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche lโaltra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Daโ a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciรฒ che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarร grande e sarete figli dellโAltissimo; perchรฉ egli รจ benevolo verso glโingrati e i malvagiโ (Lc 6,27-35).
E Paolo, sullโesempio del Maestro, riprende: โNon fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare allโira divina. Sta scritto infatti: ยซA me la vendetta, sono io che ricambierรฒยป, dice il Signore. Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il maleโ (Rm 12,19-21).
Chiamati allโโimitatio Deiโ
Gesรน porta una vera rivoluzione, che pare inaccettabile e folle agli occhi del mondo. Perchรฉ giunge e chiedere tanto ai suoi discepoli? Innanzitutto perchรฉ il credente รจ chiamato allโโimitatio Deiโ, cioรจ a modellarsi su Dio stesso: โEgli รจ benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come รจ misericordioso il Padre vostroโ (Lc 6,35-36). Ha detto Papa Francesco: โDobbiamo guardare al Padre. Nostro Padre รจ Dio: fa sorgere il sole sui cattivi e sui buoni; fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Nostro Padre al mattino non dice al sole: ยซOggi illumina questi e questi; questi no, lasciali nellโombra!ยป Dice: ยซIllumina tuttiยป. Il suo amore รจ per tutti, il suo amore รจ un dono per tutti, buoni e cattivi. E Gesรน finisce con questo consiglio: ยซVoi dunque siate perfetti come รจ perfetto il vostro Padre celesteยป. Dunque lโindicazione di Gesรน รจ di imitare il Padre in quella perfezione dellโamore. Lui perdona ai suoi nemici. Fa tutto per perdonarli. Pensiamo con quanta tenerezza Gesรน riceve Giuda nellโorto degli ulivi, quando tra i discepoli cโรจ chi pensa alla vendettaโ; โGesรน non ha puntato il dito contro quelli che lโhanno condannato ingiustamente e ucciso crudelmente, ma ha aperto loro le braccia sulla croce. E ha perdonato. Allora, se vogliamo essere discepoli di Cristo, se vogliamo dirci cristiani, questa รจ la via. Amati da Dio, siamo chiamati ad amare; perdonati, a perdonare; toccati dallโamore, a dare amore senza aspettare che comincino gli altri; salvati gratuitamente, a non ricercare alcun utile nel bene che facciamoโ.
Perdonare perchรฉ perdonati
Il secondo motivo รจ che โdobbiamo perdonare perchรฉ Dio ci ha perdonato e ci perdona sempreโ, afferma Papa Francesco: โSe non perdoniamo del tutto, non possiamo pretendere di essere perdonati. Invece, se i nostri cuori si aprono alla misericordia, se si suggella il perdono con un abbraccio fraterno e si stringono i vincoli della comunione, proclamiamo davanti al mondo che รจ possibile vincere il male con il beneโ.
La โdifferenza cristianaโ
Afferma Papa Francesco: โAmare i nemici non รจ un optional, รจ un comando. Non รจ per tutti, ma per i discepoliโ. Tertulliano diceva: โAmare gli amici lo fanno tutti, i nemici li amano soltanto i cristiani.โ. โยซGesรน โ ha ricordato il Papa โ dice che si deve fare questo perchรฉ altrimenti siete come i pubblicani, come i pagani, e non siete cristianiยป. โQuesta รจ la ยซdifferenza cristianaยป, la differenza del discepolo di Gesรน rispetto a giudei o pagani, indifferenti o non credenti. Amare lโaltro nella sua irriducibile alteritร , al di fuori di ogni logica di reciprocitร , che richiede il contraccambio e il riconoscimento reciproco dei diritti. Spetta dunque al cristiano vincere la paura del diverso, avere il coraggio di opporre il bene al male, assumere un comportamento pieno di amore gratuito verso i nemici, chiedere a Dio il bene, la felicitร , la vita dellโaggressore. David Flusser, un grande studioso ebreo che pure era affascinato e in attento ascolto di Gesรน, diceva che questo suo comando era lโunico che non poteva trovare realizzazione, ma era destinato a restare utopia. Eppure la storia testimonia di discepoli e discepole che, come Stefano, il primo martire cristiano, hanno vissuto questo comando fino alla morte, invocando il perdono (cfr At 7,60), come Gesรน aveva fatto sulla croce (cfr Lc 23,34)โ (E. Bianchรฌ).
Lโestremismo dellโAmore
Anche Papa Francesco parla di โnovitร cristiana. ร la differenza cristiana. Pregare e amare: ecco quello che dobbiamo fare; e non solo verso chi ci vuol bene, non solo verso gli amici, non solo verso il nostro popolo. Perchรฉ lโamore di Gesรน non conosce confini e barriere. Il Signore ci chiede il coraggio di un amore senza calcoli. Perchรฉ la misura di Gesรน รจ lโamore senza misuraโ; โIl Signore non รจ stato prudente, non รจ sceso a compromessi, ci ha chiesto lโestremismo della caritร . ร lโunico estremismo cristiano: quello dellโamoreโ; โChi ama Dio โ ha ribadito Papa Francesco โ non ha nemici nel cuore. Il culto a Dio รจ il contrario della cultura dellโodio. E la cultura dellโodio si combatte contrastando il culto del lamento. Ecco la rivoluzione di Gesรน, la piรน grande della storia: dal nemico da odiare al nemico da amare, dal culto del lamento alla cultura del dono. Se siamo di Gesรน, questo รจ il cammino!โ.
Come fare?
Dice ancora Papa Francesco: โDi fronte ai tanti drammi che segnano lโumanitร รจ difficile fare questa scelta: come si puรฒ amare, infatti, quelli che prendono la decisione di fare un bombardamento e ammazzare tante persone? Come si possono amare quelli che per amore dei soldi non lasciano arrivare le medicine a chi ne ha bisogno, agli anziani, e li lasciano morire? E ancora: come si possono amare le persone che cercano solo il loro interesse, il loro potere e fanno tanto male?โ.
Pregare
โCome si puรฒ fare? Gesรน ci dice: pregate, pregate per i vostri nemiciยป. La preghiera fa miracoli e ciรฒ vale non solo quando siamo in presenza di nemici; vale anche quando nutriamo qualche antipatia, ยซqualche piccola inimiciziaยป. E allora bisogna pregare, perchรฉ ยซรจ come se il Signore venisse con lโolio e preparasse i nostri cuori alla paceยปโ (Papa Francesco).
โPerchรฉ tutto questo sia possibile รจ indispensabile ciรฒ che sempre รจ ricordato dai Vangeli accanto al comando di amare i nemici, e cioรจ la preghiera per i persecutori, lโintercessione per gli avversari: ยซAmate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutoriยป (Mt 5,44). Se non si assume lโaltro โ e in particolare lโaltro che si รจ fatto nostro nemico, che ci contraddice, che ci osteggia, che ci calunnia โ nella preghiera, imparando cosรฌ a vederlo con gli occhi di Dio, nel mistero della sua persona e della sua vocazione, non si potrร mai arrivare ad amarlo! Ma deve essere chiaro che lโamore del nemico รจ questione di profonditร di fede, di ยซintelligenza del cuoreยป, di ricchezza interiore, di amore per il Signore, e non semplicemente di buona volontร !โ (E. Bianchi).
Lasciarci trasformare da Gesรน
โGesรน sa benissimo che amare i nemici va al di lร delle nostre possibilitร , ma per questo si รจ fatto uomo: non per lasciarci cosรฌ come siamo, ma per trasformarci in uomini e donne capaci di un amore piรน grande, quello del Padre suo e nostro. Questo รจ lโamore che Gesรน dona a chi lo ascolta. E allora diventa possibile! Con Lui, grazie al suo amore, al suo Spirito noi possiamo amare anche chi non ci ama, anche chi ci fa del male. Gesรน vuole che in ogni cuore lโamore di Dio trionfi sullโodio e sul rancoreโ (Papa Francesco).
Carlo Miglietta
Il commento alle letture di domenica 20 febbraio 2022 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.