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Carlo Miglietta – Commento alle letture di domenica 2 Marzo 2025

Domenica 2 Marzo 2025 - VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,39-45

IL DISCORSO DELLA PIANURA

Il brano di Vangelo di Lc 6,39-45 ci riporta alcuni passaggi del discorso che Gesรน pronuncia sulla pianura dopo aver trascorso la notte in preghiera (Lc 6,12) e dopo aver chiamato i dodici ad essere suoi apostoli (Lc 6,13-14). Gran parte delle frasi riunite in questo discorso sono state pronunciate in altre occasioni, perรฒ Luca, imitando Matteo, le riunisce qui in questo Discorso della Pianura.

Il primo detto รจ contro la pretesa di guidare gli altri: โ€œPuรฒ forse un cieco guidare un altro cieco?โ€.

Scribi e farisei peccavano di presunzione. Si ritenevano, infatti, in dovere di guidare gli altri verso la fedeltร  a Dio. Tutti si รจ ciechi di fronte al mistero di Dio. Tutti abbiamo bisogno che Gesรน ci apra gli occhi, perchรฉ Lui solo ha visto il Padre, Lui solo lo conosce, Lui solo ce le puรฒ rivelare. Scribi e farisei, rifiutando Gesรน, rigettando la sua rivelazione di Dio Padre misericordioso, si ostinano nella loro cecitร . Solo se si riconosce la propria cecitร  e si accoglie la luce, che ci dona Gesรน su Dio, la luce della misericordia divina, si puรฒ camminare verso il vero traguardo, che รจ lโ€™abbraccio del Padre. Questo cammino si chiama conversione. Solo se ci si pone in stato di conversione, si puรฒ guidare altri.

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Il secondo detto รจ sul discepolato: โ€œIl discepolo non รจ di piรน del maestro, ma il discepolo ben preparato sarร  come il maestroโ€

Il vero maestro non impartisce lezioni, vive con gli alunni. La sua materia รจ lui stesso, la sua testimonianza di vita, il suo modo di vivere le cose che insegna.  Il maestro รจ il modello o lโ€™esempio da imitare (Gv 13,13-15), giungendo ad identificarsi con lui: “Non sono piรน io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20). 

Il terzo detto รจ sulla correzione fraterna: โ€œPerchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโ€™occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio?โ€ 

Scribi e farisei erano bravissimi nel segnalare anche le piรน leggere trasgressioni della legge degli altri, perรฒ si ostinavano nel mantenere nel loro occhio la trave, cioรจ la trasgressione massima della legge: โ€œAndate a imparare che cosa vuol dire: โ€œMisericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatoriโ€ (Mt 9,13). Chi non riconosce il suo bisogno della misericordia di Dio, chi non riconosce quel che la misericordia di Dio gli ha perdonato, non รจ in grado di correggere gli altri, per renderli piรน fedeli a Dio. La correzione fraterna รจ praticabile solo da chi si riconosce figlio perdonato dal Padre misericordioso e quindi fratello tra fratelli. 

Il quarto detto sottolinea che ogni albero si riconosce dai frutti, come giร  proclamava la prima Lettura (Sir 27,5-8). 

Attenti quindi a giudicare, a condannare a priori chi non la pensa come noi: ciรฒ che conta รจ produrre frutti di misericordia, perdono, servizio, pace. E chi fa questo รจ in ogni caso benedetto da Dio (Mt 25). 

Il quinto detto richiamo il primato dellโ€™interioritร : โ€œLโ€™uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perchรฉ la bocca parla dalla pienezza del cuoreโ€.  

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Mentre nel nostro pensiero occidentale il cuore รจ il centro dei sentimenti, degli affetti, per gli ebrei รจ la sede del pensiero e della volontร , รจ la coscienza personale, lโ€™โ€œioโ€ piรน intimo. Per questo Gesรน dice: โ€œPerchรฉ pensate cose malvagie nei vostri cuori?โ€ (Mt 9,4), intendendo ovviamente il cuore come la sede del pensiero. Cosรฌ come afferma: โ€œDal cuore provengono i propositi malvagiโ€ (Mt 15,19), intendendo nel cuore il centro della volontร , delle scelte di fondo. 

Gesรน รจ molto chiaro. Non cโ€™รจ nulla di esterno a noi che sia impuro, ma la purezza o lโ€™impuritร  risiedono nel cuore dellโ€™uomo: โ€œDal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultรจri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmieโ€ (Mt 15,10-20).

Nel cuore dellโ€™uomo abita la Parola di Dio: โ€œQuesta Parola รจ molto vicina a te, รจ nella tua bocca e nel tuo cuore, perchรฉ tu la metta in praticaโ€ (Dt 30,14; cfr Rm 10,8). Ma รจ anche vero che โ€œil peccato รจ accovacciato alla tua porta; verso di te รจ il suo istintoโ€ (Gn 4,7). Per questo ogni giorno dobbiamo scegliere tra avere un โ€œcuore che ascoltaโ€ (lev shomeร : 1 Re 3,9) o una situazione di sclerocardรฌa, lโ€™โ€œindurimento del cuoreโ€, il grande peccato del Faraone (Es 4,21; 7,3) e di chiunque si chiude al piano di Dio (Sl 4,3; 17,10; 81,13Mt 19,8; Mc 10,5; 16,14โ€ฆ). Per questo, ci esorta Paolo nella seconda Lettura, โ€œrimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nellโ€™opera del Signoreโ€ (1 Cor 15,54-58).

Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.