IL DISCORSO DELLA PIANURA
Il brano di Vangelo di Lc 6,39-45 ci riporta alcuni passaggi del discorso che Gesรน pronuncia sulla pianura dopo aver trascorso la notte in preghiera (Lc 6,12) e dopo aver chiamato i dodici ad essere suoi apostoli (Lc 6,13-14). Gran parte delle frasi riunite in questo discorso sono state pronunciate in altre occasioni, perรฒ Luca, imitando Matteo, le riunisce qui in questo Discorso della Pianura.
Il primo detto รจ contro la pretesa di guidare gli altri: โPuรฒ forse un cieco guidare un altro cieco?โ.
Scribi e farisei peccavano di presunzione. Si ritenevano, infatti, in dovere di guidare gli altri verso la fedeltร a Dio. Tutti si รจ ciechi di fronte al mistero di Dio. Tutti abbiamo bisogno che Gesรน ci apra gli occhi, perchรฉ Lui solo ha visto il Padre, Lui solo lo conosce, Lui solo ce le puรฒ rivelare. Scribi e farisei, rifiutando Gesรน, rigettando la sua rivelazione di Dio Padre misericordioso, si ostinano nella loro cecitร . Solo se si riconosce la propria cecitร e si accoglie la luce, che ci dona Gesรน su Dio, la luce della misericordia divina, si puรฒ camminare verso il vero traguardo, che รจ lโabbraccio del Padre. Questo cammino si chiama conversione. Solo se ci si pone in stato di conversione, si puรฒ guidare altri.
- Pubblicitร -
Il secondo detto รจ sul discepolato: โIl discepolo non รจ di piรน del maestro, ma il discepolo ben preparato sarร come il maestroโ
Il vero maestro non impartisce lezioni, vive con gli alunni. La sua materia รจ lui stesso, la sua testimonianza di vita, il suo modo di vivere le cose che insegna. Il maestro รจ il modello o lโesempio da imitare (Gv 13,13-15), giungendo ad identificarsi con lui: “Non sono piรน io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).
Il terzo detto รจ sulla correzione fraterna: โPerchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโocchio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio?โ
Scribi e farisei erano bravissimi nel segnalare anche le piรน leggere trasgressioni della legge degli altri, perรฒ si ostinavano nel mantenere nel loro occhio la trave, cioรจ la trasgressione massima della legge: โAndate a imparare che cosa vuol dire: โMisericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatoriโ (Mt 9,13). Chi non riconosce il suo bisogno della misericordia di Dio, chi non riconosce quel che la misericordia di Dio gli ha perdonato, non รจ in grado di correggere gli altri, per renderli piรน fedeli a Dio. La correzione fraterna รจ praticabile solo da chi si riconosce figlio perdonato dal Padre misericordioso e quindi fratello tra fratelli.
Il quarto detto sottolinea che ogni albero si riconosce dai frutti, come giร proclamava la prima Lettura (Sir 27,5-8).
Attenti quindi a giudicare, a condannare a priori chi non la pensa come noi: ciรฒ che conta รจ produrre frutti di misericordia, perdono, servizio, pace. E chi fa questo รจ in ogni caso benedetto da Dio (Mt 25).
Il quinto detto richiamo il primato dellโinterioritร : โLโuomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perchรฉ la bocca parla dalla pienezza del cuoreโ.
- Pubblicitร -
Mentre nel nostro pensiero occidentale il cuore รจ il centro dei sentimenti, degli affetti, per gli ebrei รจ la sede del pensiero e della volontร , รจ la coscienza personale, lโโioโ piรน intimo. Per questo Gesรน dice: โPerchรฉ pensate cose malvagie nei vostri cuori?โ (Mt 9,4), intendendo ovviamente il cuore come la sede del pensiero. Cosรฌ come afferma: โDal cuore provengono i propositi malvagiโ (Mt 15,19), intendendo nel cuore il centro della volontร , delle scelte di fondo.
Gesรน รจ molto chiaro. Non cโรจ nulla di esterno a noi che sia impuro, ma la purezza o lโimpuritร risiedono nel cuore dellโuomo: โDal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultรจri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmieโ (Mt 15,10-20).
Nel cuore dellโuomo abita la Parola di Dio: โQuesta Parola รจ molto vicina a te, รจ nella tua bocca e nel tuo cuore, perchรฉ tu la metta in praticaโ (Dt 30,14; cfr Rm 10,8). Ma รจ anche vero che โil peccato รจ accovacciato alla tua porta; verso di te รจ il suo istintoโ (Gn 4,7). Per questo ogni giorno dobbiamo scegliere tra avere un โcuore che ascoltaโ (lev shomeร : 1 Re 3,9) o una situazione di sclerocardรฌa, lโโindurimento del cuoreโ, il grande peccato del Faraone (Es 4,21; 7,3) e di chiunque si chiude al piano di Dio (Sl 4,3; 17,10; 81,13Mt 19,8; Mc 10,5; 16,14โฆ). Per questo, ci esorta Paolo nella seconda Lettura, โrimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nellโopera del Signoreโ (1 Cor 15,54-58).
Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.