Carlo Miglietta โ€“ Commento alle letture di domenica 16 Febbraio 2025

Domenica 16 Febbraio 2025 - VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,17.20-26

Data:

- Pubblicitร  -

BEATI I POVERI?

Signore, questa volta hai esagerato! Ma ti sei guardato bene intorno? Tu dici โ€œbeatiโ€ (โ€œmakarioiโ€), cioรจ pieni della felicitร  divina i poveri di tutta la terra (Vangelo: Luca 6,20): e non i soliti โ€œpoveri in spiritoโ€, come presto diciamo noi rifacendoci a Matteo (Mt 5,3), ma i โ€œpoveri-poveriโ€: il tuo Vangelo usa il termine โ€œptochรฒsโ€, povero, che deriva da โ€œptรฒssoโ€, accatto (!) e traduce vocaboli ebraici con significati molto concreti: โ€œaniโ€: lโ€™oppresso, il senza terra; โ€œdalโ€: il debole, colui che socialmente non conta; โ€œโ€˜ebjonโ€: il mendicante, il senza tetto; โ€œrashโ€: il bisognoso; โ€œmiskenโ€: il meschino, appartenente a classi inferiori.

Ci presenti beata la povertร  materiale: ma ti sembrano proprio felici, tanto amati da Dio, quelli che non posseggono nulla, i senza fissa dimora, i โ€œbambini di stradaโ€, gli analfabeti, gli zingari, quelli che non hanno casa, che non hanno la libertร , i profughi, gli ucraini bombardati, gli ostaggi ebrei di Hamas, le vittime di Israele a Gaza, gli indigeni sterminati in Brasile, i curdi senza patria, gli immigrati sui barconi verso il sogno italiano, i โ€œvuโ€™ cumprร โ€ ammassati in fatiscenti soffitte, i macellati dal fanatismo della jihad islamica?

Proclami beati gli affamati, โ€œpeinรฒnโ€ (Lc 6,21), in ebraico โ€œrร โ€™รจbโ€: non sono quelli che hanno appetito, ma quelli che non hanno il minimo per vivere, i โ€œfameliciโ€: sei sicuro che siano proprio felici le migliaia di persone che ogni giorno muoiono di fame, i milioni che ogni giorno cercano nelle discariche delle cittร  o nei cassonetti dei rifiuti lโ€™indispensabile per sopravvivere, gli abitanti delle favelas e delle baraccopoli di tutto il pianeta, attanagliati dai crampi di una fame atavica? E dici beati gli afflitti, โ€œpรจntoiโ€, in ebraico โ€œโ€˜ebelโ€, quello che sono talmente angosciati da esplodere allโ€™esterno il loro dolore: โ€œquelli che piangonoโ€ (โ€œklaรฌontesโ€: Lc 6,21).

Che beatitudine ci trovi nella madre che piange il figlio di quattro anni morto di leucemia, nella sposa tradita dal marito, nella bimba abusata dallo zio, nel condannato alla pena capitale, nel malato psichiatrico, prigioniero dei suoi fantasmi, nel paziente neoplastico, che geme senza speranza? E poi, permetti, Signore: perchรฉ mai la tua Chiesa dovrebbe essere beata quando โ€œodiata, messa al bando, insultata e respinta come scellerataโ€ (Lc 6,22), e non invece quando il tuo messaggio da tutti รจ accettato, i tuoi ministri venerati come โ€œeccellenzeโ€, โ€œeminenzeโ€, โ€œsantitร โ€, la โ€œcultura cristianaโ€ dominante, le risorse economiche per lโ€™evangelizzazione abbondanti, i mass-media in mano nostra? Abbi pazienza, ma ci paiono beati proprio quelli contro cui lanci i tuoi โ€œguaiโ€ (โ€œvaeโ€œ): i ricchi, i sazi, quelli che ridono, una Chiesa di cui tutti dicono bene (Lc 6,24-26)โ€ฆ

Non ce la facciamo a sopportare questa grande Rivoluzione che tu ancora oggi ci proponi. E se tutti i poveri e i sofferenti della terra oggi possono esultare perchรฉ tu per primo e solo nella storia hai proclamato davvero la loro liberazione definitiva, che inizia giร  ora e che eterni nel tuo Regno (seconda Lettura: 1 Cor 15,12-20), per noi diventa difficile pensare che โ€œabbiamo giร  lo nostra consolazioneโ€ (Lc 6,24), e che in questo immenso โ€œPurimโ€, ribaltamento delle sorti, a noi tocca la maledizione e la rovina (Prima lettura: Ger 17,5-8; Sl responsoriale: Sl 1).

I tuoi terribili โ€œguaiโ€ suonano come la piรน aspra condanna delle nostre sperequazioni sociali e al contempo sono un invito a una conversione forte a stare sempre dalla parte dei poveri, degli ultimi, degli emarginati, degli oppressi, nella condivisione reale dei beni e dellโ€™esperienza di sofferenza, secondo lโ€™ideale comunitario che  in Luca ci proponi (cfr At 2,42-47; 4,32-37): sono la chiamata a farci come te, Gesรน (le Beatitudini โ€œsono una specie di tuo autoritrattoโ€: Veritatis splendor, n. 16โ€ฆ), il Dio Povero (Lc 2,11-12), Mite (Mt 11,29), Perseguitato (Mc 3,21), Sfigurato dalla sofferenza (Mt 27) come contempliamo davanti al Crocifissoโ€ฆ

Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.

Altri Articoli
Related

fra Stefano M. Bordignon โ€“ Commento al Vangelo del 14 Maggio 2025

รˆ bello sapere che la via della santitร  non...

p. Enzo Fortunato โ€“ Commento al Vangelo del 14 Maggio 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del giorno โ€“ 14 Maggio 2025

Scelti per amare e seminare la gioia - SAN...

Don Francesco Cristofaro โ€“ Commento al Vangelo del 14 Maggio 2025

Vangelo del giorno e breve commento a cura di...