BEATI I POVERI?
Signore, questa volta hai esagerato! Ma ti sei guardato bene intorno? Tu dici โbeatiโ (โmakarioiโ), cioรจ pieni della felicitร divina i poveri di tutta la terra (Vangelo: Luca 6,20): e non i soliti โpoveri in spiritoโ, come presto diciamo noi rifacendoci a Matteo (Mt 5,3), ma i โpoveri-poveriโ: il tuo Vangelo usa il termine โptochรฒsโ, povero, che deriva da โptรฒssoโ, accatto (!) e traduce vocaboli ebraici con significati molto concreti: โaniโ: lโoppresso, il senza terra; โdalโ: il debole, colui che socialmente non conta; โโebjonโ: il mendicante, il senza tetto; โrashโ: il bisognoso; โmiskenโ: il meschino, appartenente a classi inferiori.
Ci presenti beata la povertร materiale: ma ti sembrano proprio felici, tanto amati da Dio, quelli che non posseggono nulla, i senza fissa dimora, i โbambini di stradaโ, gli analfabeti, gli zingari, quelli che non hanno casa, che non hanno la libertร , i profughi, gli ucraini bombardati, gli ostaggi ebrei di Hamas, le vittime di Israele a Gaza, gli indigeni sterminati in Brasile, i curdi senza patria, gli immigrati sui barconi verso il sogno italiano, i โvuโ cumprร โ ammassati in fatiscenti soffitte, i macellati dal fanatismo della jihad islamica?
Proclami beati gli affamati, โpeinรฒnโ (Lc 6,21), in ebraico โrร โรจbโ: non sono quelli che hanno appetito, ma quelli che non hanno il minimo per vivere, i โfameliciโ: sei sicuro che siano proprio felici le migliaia di persone che ogni giorno muoiono di fame, i milioni che ogni giorno cercano nelle discariche delle cittร o nei cassonetti dei rifiuti lโindispensabile per sopravvivere, gli abitanti delle favelas e delle baraccopoli di tutto il pianeta, attanagliati dai crampi di una fame atavica? E dici beati gli afflitti, โpรจntoiโ, in ebraico โโebelโ, quello che sono talmente angosciati da esplodere allโesterno il loro dolore: โquelli che piangonoโ (โklaรฌontesโ: Lc 6,21).
Che beatitudine ci trovi nella madre che piange il figlio di quattro anni morto di leucemia, nella sposa tradita dal marito, nella bimba abusata dallo zio, nel condannato alla pena capitale, nel malato psichiatrico, prigioniero dei suoi fantasmi, nel paziente neoplastico, che geme senza speranza? E poi, permetti, Signore: perchรฉ mai la tua Chiesa dovrebbe essere beata quando โodiata, messa al bando, insultata e respinta come scellerataโ (Lc 6,22), e non invece quando il tuo messaggio da tutti รจ accettato, i tuoi ministri venerati come โeccellenzeโ, โeminenzeโ, โsantitร โ, la โcultura cristianaโ dominante, le risorse economiche per lโevangelizzazione abbondanti, i mass-media in mano nostra? Abbi pazienza, ma ci paiono beati proprio quelli contro cui lanci i tuoi โguaiโ (โvaeโ): i ricchi, i sazi, quelli che ridono, una Chiesa di cui tutti dicono bene (Lc 6,24-26)โฆ
Non ce la facciamo a sopportare questa grande Rivoluzione che tu ancora oggi ci proponi. E se tutti i poveri e i sofferenti della terra oggi possono esultare perchรฉ tu per primo e solo nella storia hai proclamato davvero la loro liberazione definitiva, che inizia giร ora e che eterni nel tuo Regno (seconda Lettura: 1 Cor 15,12-20), per noi diventa difficile pensare che โabbiamo giร lo nostra consolazioneโ (Lc 6,24), e che in questo immenso โPurimโ, ribaltamento delle sorti, a noi tocca la maledizione e la rovina (Prima lettura: Ger 17,5-8; Sl responsoriale: Sl 1).
I tuoi terribili โguaiโ suonano come la piรน aspra condanna delle nostre sperequazioni sociali e al contempo sono un invito a una conversione forte a stare sempre dalla parte dei poveri, degli ultimi, degli emarginati, degli oppressi, nella condivisione reale dei beni e dellโesperienza di sofferenza, secondo lโideale comunitario che in Luca ci proponi (cfr At 2,42-47; 4,32-37): sono la chiamata a farci come te, Gesรน (le Beatitudini โsono una specie di tuo autoritrattoโ: Veritatis splendor, n. 16โฆ), il Dio Povero (Lc 2,11-12), Mite (Mt 11,29), Perseguitato (Mc 3,21), Sfigurato dalla sofferenza (Mt 27) come contempliamo davanti al Crocifissoโฆ
Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.