Carlo Miglietta โ€“ Commento alle letture di domenica 13 Aprile 2025

Domenica 13 Aprile 2025 -DOMENICA DELLE PALME - PASSIONE DEL SIGNORE - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 22,14-23,56

Data:

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DOMENICA DELLE PALME: PASSIONE DEL SIGNORE

Letture: Is 50,4-7; Fil 2,6-11; Lc 21,14-23,56

Il cammino quaresimale ci porta oggi ai piedi della Croce. La Croce รจ la massima espressione dellโ€™amore di Dio per noi, il momento storicamente culminante del chinarsi di Dio sullโ€™umanitร  per abbracciarla e per salvarla. Purtroppo perรฒ, per noi, il Crocifisso non รจ piรน โ€œscandaloโ€ฆ, stoltezzaโ€ (1 Cor 1,23), e insieme meraviglia di fronte a cui cadere in commossa adorazione: ormai ci siamo abituati alla vista di questo simbolo sacro, che molti ormai portano al collo come un portafortuna qualsiasi, tra un cornetto e un quadrifoglio.

DOMENICA 13 APRILE | La Misericordia di Dio: COMMENTO di CARLO MIGLIETTA alle LETTURE FESTIVE

Anche nelle nostre chiese, spesso i Crocifissi sono pie raffigurazioni su cui il nostro occhio รจ abituato a posarsi: il Gesรน che vi รจ infisso รจ magari sereno e quasi glorioso, e ci sfugge cosรฌ la comprensione del massimo miracolo dellโ€™amore di Dio. Il Gesรน crocifisso non รจ piรน colui che โ€œnon ha apparenza nรฉ bellezza per attirare i nostri sguardiโ€ฆ, disprezzato e reietto dagli uominiโ€ (Is 53,2-3).

Dovremmo saper ancora turbarci davanti al Crocifisso. Siamo lโ€™unica religione che ha come emblema un torturato con le piรน crudeli sevizie, con ogni macabro e folle mezzo inventato dalla cattiveria umana. Ma proprio per questo ogni uomo, anche quello che ha subito le violenze piรน terribili, che รจ colpito dal male piรน atroce, puรฒ volgere al Crocifisso lo sguardo a trovare in quel Dio che vi รจ infisso la massima comprensione, la piรน piena solidarietร . Non vi รจ dolore che non sia compreso nelle sofferenze di Cristo, non vi รจ male che egli non abbia assunto su di sรฉ: ecco perchรฉ egli รจ veramente il โ€œDio con noiโ€ (Mt 1,23). 

Sul suo โ€œvolto sfigurato, disfatto, sono stampate le impronte di tutte le miserie del mondo. Un volto che raccoglie la documentazione di tutte le torture che gli uomini di ogni tempo dovranno subire. Il Corpo di Cristo diventa il continente smisurato del dolore umano. Su quella croce cโ€™รจ il peso di coloro che non ne possono piรนโ€ฆ Davvero, con la croce Cristo riceve il sacramento del dolore umano.

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Ecco Colui che ยซporta, sopporta, porta via la nostra angosciaยป (K. Barth)โ€ฆ Che parafulmine, quella croceโ€ฆ รˆ pesante la croce. Perchรฉ รจ pesante la croce di milioni di creature. E Cristo, che le porta tutte, diventa ยซColui che non ce la fa piรนยป: ยซPresero un certo Simone di Cireneโ€ฆ, e gli posero addosso la croce perchรฉ la portasse dietro a Gesรนยป (Lc 23,26). Da quel momento chiunque puรฒ gridare: ยซNon ne posso piรน!ยป. Sa che cโ€™รจ Qualcuno che lo comprende. Perchรฉ ha provatoโ€ (A. Pronzato). 

Papa Francesco ci invita a โ€œguardare Cristo crocifissoโ€ฆ Guardalo. Guarda le piaghe. Entra nelle piaghe. Per quelle piaghe noi siamo stati guariti. Ti senti avvelenato, ti senti triste, senti che la tua vita non va, รจ piena di difficoltร  e anche di malattia? Guarda lรฌ. In silenzio. Guardaโ€ฆ Soprattutto nei momenti brutti, nei momenti difficili, avvelenati un poโ€™ dallโ€™aver detto nel nostro cuore qualche delusione contro Dio, bisogna guardare specialmente le piaghe. Cristo innalzato come il serpente di Numeri 21,4-9: perchรฉ lui si รจ fatto serpente, si รจ annientato tutto per vincere ยซilยป serpente malignoโ€.

Cristo che si รจ fatto per noi ยซuomo dei dolori, che ben conosce il patireยปโ€ (Is 53,3), che โ€œha presentato il dorso ai flagellatori, le guance a coloro che gli strappavano la barba, che non ha sottratto la faccia agli insulti e agli sputiโ€ (Prima Lettura: Is 50,4-7), che โ€œma svuotรฒ se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uominiโ€ฆ, e umiliรฒ se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croceโ€ (Fil 2,6-11). Luca per questa sezione utilizza certamente Marco, ma introduce un taglio decisamente personale alla comprensione del mistero: egli infatti, come lo definรฌ Dante Alighieri, รจ lo โ€œscriba mansuetudinis Christiโ€, e scrive il โ€œVangelo della mansuetudine di Cristoโ€.

Perciรฒ omette ciรฒ che puรฒ turbare lโ€™ordinata successione del racconto; elimina le scene particolarmente dure o violente; sottolinea Gesรน come Maestro ed Evangelizzatore anche nella Passione. E invita il lettore, cioรจ noi,  ad assistere al dramma di Gesรน non da lontano, come in Marco, ma a seguire lโ€™esempio di Simone di Cirene, e a portare anche noi, vicino a lui, la sua croce; riconoscendoci tutti nella debolezza di Pietro e nella speranza del buon ladrone.

Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.

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