ยซI giovani, la fede e il discernimento vocazionaleยป: anche se รจ un poโ elaborato, tutti ormai conoscono il titolo e quindi il tema della XV assemblea generale del Sinodo dei vescovi che si terrร a Roma il prossimo anno. I lettori che ci seguono con costanza sanno anche che per tutto lโanno liturgico trascorso โ quindi dallโAvvento 2016 ยfino alla scorsa settimana โ abbiamo fatto scorrere davanti ai loro occhi una vera e propria galleria di ritratti di giovani che si affacciano nelle pagine bibliche.
Sono fiยgure spesso drammatiche, a partire dai primi due personaggi, i fratelli Caino e Abele, e questo ci ricorda come la nostra religione supponga una presenza di Dio non isolata, remota o solo sacrale tra gli incensi, i lumi e i canti del tempio, ma una sua vicinanza spalla a spalla con noi, mentre faticosamente ci inoltriamo lungo i sentieri della storia, tra il riso e le lacrime, lโamore e lโodio, la bellezza e la miseria.
Lasciato alle spalle questo itinerario, abbiamo pensato di intraprendere un nuovo cammino nelle Sacre Scritture, cercando di illustrare unโaltra componente di quel titolo del Sinodo, ossia il โdiscernimento vocazionaleโ, in pratica lโidentiยficazione dei diversi modelli di vocazione che vengono presentati dai vari libri biblici. Non รจ diffiยcile defiยnire lโesperienza umana esistenziale e spirituale che va sotto il nome di ยซvocazioneยป. Basta badare alla radice di questo vocabolo che รจ di matrice latina.
In quella che รจ la lingua madre dellโitaliano, vocare signiยca semplicemente โchiamareโ e suppone una vox, una โvoceโ che interpella in vari modi una persona. Basti pensare ai diversi termini che sono sbocciati da quella base, parole dai significati molteplici e incisivi: invocare, (ri)evocare, provocare, convocare, avocare. Come รจ evidente, la โvoceโ iniziale รจ decisiva perchรฉ dร il via a una serie di reazioni positive ma anche negative. Cโรจ un bellissimo esempio nella Bibbia, destinato a sintetizzare la vocazione dellโintero popolo di Dio, Israele, che โnasceโ come tale da una โvoceโ che scende dal Monte Sinai, simbolo della trascendenza, cioรจ dellโinfiยnito e dellโeterno divino.
Ecco il passo messo in bocca a Mosรจ, la grande guida dellโesodo dallโEgitto verso la Terra promessa: ยซIl Signore vi parlรฒ dal fuoco: voi udivate il suono delle parole ma non vedevate alcuna ยfigura; vi era soltanto una voceยป (Deuteronomio 4,12). Dio non รจ una statua come lโidolo; รจ una persona che comunica attraverso le parole che, come affermava lo scrittore francese Victor Hugo, sono ยซcreature viventiยป, perchรฉ non รจ vero che muoiono quando sono pronunciate: esse possono continuare a vivere a lungo. ร proprio il caso della โvocazioneโ: รจ una voce interiore che forse risuona in un istante o riecheggia ripetutamente e che, alla ยfine, cambia una vita.
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Fermiamoci per ora qui. Ritorneremo sul significato generale della vocazione. Per ora vorremmo concludere con una bella battuta di un famoso regista russo, Konstantin Stanislavskij (1863-1938): ยซNon ci sono piccoli ruoli, ci sono solo piccoli attoriยป. ร ciรฒ che dimostreremo nel nostro lungo viaggio allโinterno della Bibbia nella ricerca di tanti volti di โchiamatiโ da Dio, alcuni celebri, altri minori, eppure tutti appartenenti alla grandiosa storia della salvezza.
Fonte: Famiglia Cristiana