ยซCโรจ gente che Dio prende e mette da parte. Ce nโรจ altra che egli lascia nella moltitudine, che non ritira dal mondo. Noi, gente della strada, crediamo con tutte le nostre forze che questa strada dove Dio ci ha messi sia per noi il luogo della nostra santitร ยป. Cosรฌ Madeleine Delbrรชl (1904-1964), una donna francese prima atea e poi vera e propria missionaria dโamore (pur restando laica), descriveva la sua vocazione nel libro Noi delle strade. Dio, infatti, lโaveva chiamata a testimoniare la sua fede e caritร nel Comune periferico degradato di Ivry, unโarea operaia della cintura parigina.
La parola ยซvocazioneยป ha purtroppo acquisito spesso una connotazione solo โclericaleโ o โreligiosaโ. In realtร , come si vede nella Bibbia, il piรน delle volte non รจ una chiamata a โritirarsi dal mondoโ in un eremo solitario (certo, anche questa รจ una strada esistenziale significativa), ma รจ un invito a trovare ยซil luogo della propria santitร ยป anche nelle strade, tantโรจ vero che Madeleine aveva lโabitudine di recitare il rosario mentre viaggiava sulla metropolitana di Parigi. Nella Bibbia, che pure conosce la mistica del deserto, i profeti sono lanciati dal Signore sempre nelle piazze, a condividere i momenti piรน difficili del popolo. ยซSe ami il deserto โ scriveva ancora la Delbrรชl โ non dimenticare che Dio preferisce gli uominiยป.
Proprio per illustrare questa chiamata a percorrere le strade del mondo, scegliamo di presentare sinteticamente una vicenda profetica piuttosto forte. ร quella che autobiogracamente ci descrive Amos, un allevatore di pecore e agricoltore di un villaggio a 9 km a sud-est di Betlemme. Siamo nellโVIII sec. a.C. e la sua vita normale sarร del tutto sconvolta perchรฉ Dio lo lancerร in unโavventura sconcertante: egli dovrร recarsi fuori dei confini del regno di Giuda, nella capitale dellโaltro Stato ebraico, quello di Samaria.
Anzi, lui, uomo dei campi e della provincia, dovrร entrare nella capitale di quello Stato e farsi voce di tutte le vittime di un potere corrotto, puntando lโindice con veemenza contro le alte classi politiche, le loro orge, le ingiustizie, il loro lusso sfrenato, proclamando il giudizio inesorabile di quel Dio che re, principi e principesse credono di placare con un poโ di devozioni religiose nei santuari. Egli era consapevole di rischiare la vita, come coloro che ai nostri giorni sono stati eliminati dai mafiosi che nei loro covi venerano immagini sacre, partecipano a processioni e pregano per avere la protezione divina sui loro crimini (pensiamo a don Pino Puglisiโฆ).
Davanti ad Amos si leva un sacerdote ufficiale ipocrita, Amasia, pagato dal regime, che vorrebbe minacciosamente impedirgli di parlare senza lโautorizzazione statale. Potente รจ la risposta di Amos che denisce la vera vocazione: ยซNon ero profeta, ero un mandriano e un coltivatore di piante di sicomoro. Il Signore mi prese, mi chiamรฒ mentre seguivo il gregge e il Signore mi disse: Vaโ, profetizza al mio popolo Israele!ยป (7,14-15). E in unโaltra occasione, dopo aver evocato una serie di immagini concrete nelle quali una causa genera necessariamente un effetto, affermerร cosรฌ lโirresistibile vocazione con cui era stato chiamato: ยซRuggisce il leone: chi non tremerร ? Il Signore Dio ha parlato: chi non profetizzerร ?ยป (si legga Amos 3,3-8). Ed egli, senza esitazione, aveva parlato mettendo a repentaglio il suo lavoro e persino la sua vita.
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Fonte: Famiglia Cristiana