HomeVangelo della DomenicaCard. Angelo Comastri - Commento al Vangelo del 6 Gennaio 2025

Card. Angelo Comastri – Commento al Vangelo del 6 Gennaio 2025

Lunedรฌ 6 Gennaio 2025 - Epifania
Commento al brano del Vangelo di: Mt 2,1-12

Epifania del Signore

Omelia a cura del Card. Angelo Comastri – Vicario Emerito di Sua Santitร  per la Cittร  del Vaticano – Arciprete Emerito della Basilica Papale di San Pietro.

Trascrizione non rivista del video:

Sia lodato Gesรน Cristo.

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รˆ la festa dell’Epifania. La storia dei Magi รจ uno specchio nel quale possiamo vedere riflessa la nostra storia di oggi. I Magi erano i coraggiosi cercatori di Dio, ma anche noi siamo dei cercatori di Dio. Il viaggio verso Dio, finchรฉ siamo sulla terra, non รจ mai concluso, non รจ mai terminato. Ogni giorno bisogna fare un passo nella fede.

I Magi trovarono difficoltร  e insidie nella ricerca di Dio, cosรฌ come noi troviamo difficoltร  e insidie nel cammino verso il Signore. I Magi furono certamente turbati dall’indifferenza di Gerusalemme di fronte al celebre annuncio della Sacra Scrittura relativo alla nascita di Gesรน. Ma anche oggi quanta indifferenza rischia di scoraggiarci e di farci sentire solitari camminatori verso il Signore.

Nelle feste, in modo particolare, si vede il contrasto tra chi crede e vive la festa come un rifornimento di luce, di pace e di abbraccio con Dio, e chi invece non crede e sente il bisogno di tuffarsi nei divertimenti piรน spericolati e stravaganti, per nascondere il vuoto che ha dentro di sรฉ.

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Mettiamoci alla scuola dei Santi Magi e lasciamo parlare la loro vicenda al nostro cuore. Quando si misero in viaggio per andare a cercare un misterioso e non definibile personaggio che rispondeva alle attese del loro cuore, forse furono derisi. รˆ molto probabile. In vario modo sentirono dire alle spalle: “Ma dove andate? Ma chi cercate? Non vi basta quello che avete? รˆ mai possibile che Dio si interessi della storia degli uomini? Non รจ meglio che restiate con i piedi per terra e provvediate con le vostre forze e la vostra intelligenza a risolvere i vostri problemi? Non fatevi ingannare dai sogni.”

Probabilmente queste furono le insidiose domande e i maligni commenti che i Magi sentirono nell’ambiente, che perรฒ coraggiosamente abbandonarono per affrontare un lungo viaggio verso Gerusalemme. Partirono ugualmente. Avevano capito che il mondo intero non basta a riempire il vuoto del cuore umano e cercavano oltre il mondo, oltre questo mondo, un punto di incontro con Dio.

Avevano capito che Dio non puรฒ ignorare le vicende dell’uomo, che Egli stesso ha creato, e credettero che in un momento della storia e in un punto del mondo Dio si sarebbe manifestato, si sarebbe fatto vicino, sarebbe intervenuto. Come? Non lo sapevano. Ma incoraggiati da una stella apparsa nel cielo, si misero in viaggio ugualmente, con la certezza che Dio non avrebbe deluso le loro sincere attese.

Arrivarono a Gerusalemme e, prima di tutto, cercarono Dio nella casa del re. Forse pensavano che, per cambiare il mondo, occorresse un potere forte, un sovrano deciso, un esercito capace di combattere il male e i cattivi con tutte le forze e con tutti i mezzi. Ma attenti: nel palazzo del re non trovarono Dio. Anzi, trovarono l’insidia della falsitร  e una specie di sorda e subdola rivalitร  nei confronti di Dio.

Era un pericolo serio, e anche oggi, notate, รจ spesso cosรฌ. Ma i Magi non si scoraggiarono e continuarono a cercare Dio. A Gerusalemme incontrarono anche gli esperti delle Sacre Scritture, i quali, con sorprendente e lucida precisione, riferirono che il profeta Michea aveva detto chiaramente:
“E tu, Betlemme, non sei davvero il piรน piccolo capoluogo di Giudea; da te uscirร , infatti, un capo che pascerร  il mio popolo Israele.”

Le Sacre Scritture parlavano chiaro, ma gli esperti delle Scritture non si mossero da Gerusalemme. Restarono nel castello sterile della loro cultura religiosa. Non avevano l’umiltร  per mettersi in viaggio, non avevano l’abito interiore del pellegrino, non avevano il cuore aperto a Dio e alle novitร  inevitabili di Dio. Erano professori delle cose di Dio, ma non erano umili cercatori di Dio.

E quanti ce ne sono anche oggi! Quanti ce ne sono! E si riconoscono dall’orgoglio con cui parlano.

I Magi, ancora una volta, non si lasciarono scoraggiare e continuarono il loro cammino, guidati soprattutto dalla stella del cuore povero e umile, il cuore che vede la via di Dio e la percorre docilmente.

Arrivarono a Betlemme. Arrivarono all’incontro con Dio. Ma quale grande sorpresa li attendeva! Dio non si manifestรฒ tra tuoni e lampi, tra scettri e troni, ma tra le braccia di una limpida e semplice giovane, nella veste fragile di un bimbo, e nello scenario di una povertร  per loro inimmaginabile.

Eppure si inginocchiarono e adorarono. In quel momento cominciรฒ il loro vero e profondo cammino verso il Signore.

I Magi a Betlemme capirono che il potere di Dio non รจ come quello degli uomini. Capirono che la forza di Dio non รจ come quella degli eserciti. Capirono che l’arma di Dio non รจ quella custodita negli arsenali militari. No, no, no! I Magi a Betlemme capirono che Dio profuma di umiltร  e scoprirono che l’umiltร  preferisce la forza dell’amore.

Credettero che l’amore รจ onnipotente, perchรฉ Dio รจ amore. Per questo la vittoria finale spetta all’amore, spetta alla bontร , e a tutti coloro che vivono l’amore, che vivono la bontร  insieme a Dio.

I Magi divennero, con Maria, con Giuseppe, con i poveri pastori, i primi adoratori del volto di Dio svelato a Betlemme. Non si meravigliarono quando seppero che Erode voleva uccidere il Bambino. L’orgoglio, infatti, sarร  sempre nemico di Dio e sarร  sempre lontananza da Dio.

I Magi, perรฒ, ora avevano una nuova certezza: non avrebbe vinto Erode, ma avrebbe vinto il piccolo Bambino di Betlemme. E cosรฌ รจ stato, e cosรฌ sarร  sempre, oggi e domani, fino all’ultimo definitivo atto della storia umana.

Questa sia anche la nostra certezza, all’inizio di un nuovo anno che Dio ci dona. Non sciupiamolo nella ricerca di cose inutili e vane. Impegniamo il tempo che Dio ci dona per sintonizzare il nostro cuore con i sentimenti di Dio.

Questa รจ saggezza. Questa รจ sapienza vera. Questa sia la luce che illumina tutto il cammino di questo nuovo anno.

Sia lodato Gesรน Cristo.

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