Fede, Storia e Carità
Omelia a cura del Card. Angelo Comastri – Vicario Emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano – Arciprete Emerito della Basilica Papale di San Pietro.
Il commento del Card. Comastri riflette sulla natura personale e storica della fede cristiana. Si sottolinea l’importanza della testimonianza oculare degli apostoli e la necessità di un’esperienza personale di Cristo.
Il commento conclude affermando che la Chiesa è il luogo dove oggi si incontra Cristo, ma invita alla riflessione sul fatto che la Chiesa, composta da persone imperfette, deve impegnarsi a vivere pienamente la carità per essere un vero annuncio della Risurrezione.
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Analisi del Commento del Card. Comastri sul Vangelo
Introduzione
Questo documento analizza un commento al Vangelo del Card. Comastri, focalizzandosi sul significato della fede cristiana, sulla sua natura storica e sulla sua attualizzazione nella Chiesa. Il Cardinale pone particolare enfasi sulla necessità di un’esperienza personale di fede e sull’importanza dell’amore fraterno come segno distintivo dei discepoli di Cristo.
Temi Principali e Idee Chiave:
La Personalità della Fede:
- Dedica a Teofilo: Il Vangelo di Luca è dedicato a Teofilo, ma il Cardinale sottolinea che questa dedica non è una semplice cortesia. Infatti, si estende ad ogni persona: “indica attenzione alla singola persona cioè il Vangelo va accolto personalmente è rivolto a te a me alla singola persona”. Questo implica che la fede è un’esperienza individuale, non collettiva, che richiede un impegno personale.
- No alla Massa: Si sottolinea l’impossibilità di nascondersi nella massa o scansare l’impegno. La fede richiede una risposta personale e attiva.
La Concretezza Storica del Cristianesimo:
- Non Favole o Leggende: Il Cristianesimo non è una serie di racconti edificanti, ma si fonda su eventi storici e su una persona reale: “la religione cristiana non è fatta di bei racconti di commoventi leggende o di favole edificanti la religione cristiana è nata da una persona concreta”. Gesù è nato a Betlemme, ha camminato, operato miracoli, sofferto e risorto.
- Testimoni Oculari: Gli apostoli insistevano sull’essere stati testimoni oculari degli eventi: “vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore Nostro Gesù Cristo Non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate Ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza” (2 Pietro). Questo sottolinea la natura fattuale e non mitologica della fede cristiana.
- Esperienza Toccabile: L’esperienza non è solo visiva, ma anche tangibile: “quel che era da principio quello che noi abbiamo udito quello che abbiamo veduto con i nostri occhi quello che contemplavamo e con le nostre mani toccammo del verbo della vita” (1 Giovanni).
L’Enigma Storico e la Fede:
- La Domanda sul Dove: Si solleva la questione di come incontrare Cristo oggi: “Oggi dove possiamo noi incontrare Cristo Dov’è oggi la viid Damasco Dov’è oggi la Riva del Lago di Galilea lungo la quale Pietro e Andrea incontrarono Gesù”. La ricerca della presenza di Cristo nel presente è centrale.
- Il Riconoscimento Difficile: Molti non riconobbero Gesù: “era nel mondo dice l’apostolo Giovanni e il mondo è stato fatto per mezzo di lui Eppure il mondo non lo ha riconosciuto i suoi non l’hanno riconosciuto i suoi non l’hanno accolto”. Persino i suoi familiari si scandalizzarono.
- La Risposta: la Chiesa: La risposta a dove incontrare Cristo oggi è: “La chiesa è l’oggi di Cristo”. La Chiesa è il luogo dove l’esperienza di Cristo continua nel tempo.
La Chiesa come Presenza di Cristo:
- Chiesa come Lievito: La Chiesa è il lievito di Cristo nel mondo: “La chiesa è il lievito che Cristo ha deposto dentro il mondo maligno”. Questa è la missione della Chiesa, continuare l’opera di Cristo.
- Mandati da Cristo: La Chiesa è chiamata a continuare la missione di Cristo: “come il padre ha mandato me così io mando voi”.
- Comunione e Discepolato: La missione della Chiesa è fare discepoli, battezzandoli e insegnando i comandamenti: “andate Dunque e fate discepoli tutti i popoli battezzandoli Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato”.
L’Importanza dell’Amore Fraterno:
- Amore come Segno Distintivo: L’amore reciproco è il segno distintivo dei discepoli di Cristo: “da questo tutti sapranno che siete miei discepoli se avrete Amore gli uni per gli altri”.
- Unità: L’unità è essenziale per la testimonianza cristiana: “siate una cosa sola affinché il mondo creda”.
- Conoscenza di Dio: L’amore per il fratello permette di conoscere Dio: “chi ama il fratello ha conosciuto Dio perché Dio è amore” (Giovanni).
La Conversione e la Trasformazione Personale
- Scendere non salire: Si sottolinea come per arrivare a Dio non bisogna ascendere con orgoglio, ma “scendere dall’orgoglio”. Questo implica l’umiltà come condizione per incontrare Dio.
- Vivere la Carità: La carità è il luogo in cui si fa esperienza di Dio: “Voglio vivere la carità viverla veramente perché nella carità faccio esperienza di Dio”. La carità è sia esperienza che testimonianza della presenza di Dio.
Conclusioni
Il commento del Card. Comastri sottolinea la necessità di un’esperienza personale e concreta della fede, basata sulla testimonianza storica e sulla presenza continua di Cristo nella Chiesa. L’amore fraterno e la carità vissuta sono i segni distintivi di questa fede, permettendo di incontrare Dio e di testimoniarlo al mondo. L’appello finale è ad abbracciare la carità come via per incontrare Dio e diventare annunciatori della sua presenza nel mondo: “diventiamo sempre più chiesa per essere Loggi di Gesù Risorto lasciamo sbocciare n nostro cuore questo proposto Voglio vivere la carità viverla veramente perché nella carità faccio esperienza di Dio e divento annuncio testimonianza della presenza di Dio nel mondo se l’ dato Gesù Cristo”.