HomeVangelo della DomenicaCard. Angelo Comastri - Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2024

Card. Angelo Comastri – Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2024

Mercoledรฌ 25 Dicembre 2024 - NATALE DEL SIGNORE - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Messa della Notte - Lc 2,1-14
Commento al brano del Vangelo di: Messa dell'Aurora - Lc 2,15-20
Commento al brano del Vangelo di: Messa del Giorno - Gv 1,1-18

Natale del Signore

Omelia a cura del Card. Angelo Comastri – Vicario Emerito di Sua Santitร  per la Cittร  del Vaticano – Arciprete Emerito della Basilica Papale di San Pietro.

Il Natale รจ l’unica speranza presente nel mondo, l’unica luce che brilla tra le nostre tenebre. Il profeta Isaia, secoli prima della nascita di Gesรน, scrisse: “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce”. Isaia, ispirato dall’alto, scrisse anche che sulle spalle di Gesรน ci sarebbe stato il segno della sovranitร . Noi ora comprendiamo che in Gesรน il segno della sovranitร  รจ veramente sulle spalle: la croce. Nella croce si manifesta la vera onnipotenza di Dio, che รจ onnipotenza di amore.

Gesรน รจ l’unico personaggio della storia la cui nascita รจ stata predetta nei minimi particolari. Gesรน sceglie di nascere in una stalla per ricordarci che noi umanitร  possediamo soltanto la stalla, e siamo salvi solo se Dio viene tra noi. E questo รจ accaduto veramente. Per circa 2000 anni un popolo scelto da Dio ha custodito l’attesa del Salvatore, e vari profeti hanno annunciato particolari sulla sua nascita e sulla sua vita. รˆ stata preannunciata anche la nascita nel piccolo villaggio di Betlemme, e tutto si รจ compiuto.

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Appena nato, Gesรน รจ stato subito perseguitato. Erode, il re, รจ morto consumato dalla corruzione e viene ricordato soltanto perchรฉ ha combattuto il bambino della stalla. Gesรน, il povero di Betlemme, cammina nella storia piรน vivo che mai. Anche questo era previsto dalle Scritture, perchรฉ credessimo in Gesรน figlio di Dio.

Il povero di Betlemme, divenuto adulto, ha predicato un messaggio che nessuno aveva mai udito prima di lui e nessuno mai รจ riuscito a dimenticare dopo di lui, tantomeno a superare. Benedetto Croce, pensatore del secolo scorso, fu costretto ad ammettere che il cristianesimo รจ l’unica vera grande novitร , l’unica grande rivoluzione, l’unico salto di qualitร  avvenuto nella storia. E Gandhi, non cristiano, ha esclamato: “Il cristianesimo รจ meraviglioso”. Ma cristianesimo รจ Gesรน! Mario Pomilio ha recentemente osservato che l’incredibile del Vangelo รจ che, mentre tutto invecchia, il Vangelo diventa sempre piรน giovane. รˆ un segno che qui c’รจ Dio! Ogni altra spiegazione รจ soltanto cavillo e rifiuto di vedere l’incredibile.

Il povero di Betlemme รจ rimasto povero e ha scelto come collaboratori i piรน poveri del suo tempo: i pescatori del lago di Galilea. A costoro Egli ha affidato un compito e una missione mondiale. Sembrava un’impresa destinata al fallimento, e invece no. Eccoci ancora una volta davanti all’incredibile: un gruppo sparuto di uomini poveri e incolti ha avuto la forza di accendere un fuoco che ha preso le dimensioni del mondo. Tutto questo รจ prodigioso ed esige una spiegazione: qui c’รจ Dio! A Betlemme Dio รจ venuto tra noi. Quel bambino รจ stato ucciso, condannato al supplizio degli schiavi, condotto al patibolo insieme a due malfattori. Se fosse stato semplicemente un uomo sarebbe stato dimenticato. E invece no, egli รจ piรน vivo che mai. Per lui milioni e milioni di persone hanno dato la vita nel suo nome. Sono fiorite nel mondo le piรน belle opere di misericordia. La sua presenza รจ viva e ci raduna anche oggi. Il suo ritorno รจ atteso da noi credenti come l’atto conclusivo della storia. E siamo certi che accadrร  cosรฌ.

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Un bambino povero, mite, un crocifisso ha sfidato gli orgogliosi abitanti di questo mondo. Solo Dio poteva presentarsi cosรฌ, solo Dio poteva vincere cosรฌ. Per questo il Natale di Gesรน รจ una cosa seria, รจ una cosa grande, รจ un momento decisivo per tutti. Non perdiamo l’occasione di fare un passo verso Betlemme. Augurarsi Buon Natale significa questo, soltanto questo. Facciamo un passo convinto e corrente verso Betlemme per sintonizzarci con le scelte che Gesรน ha fatto a Betlemme e oggi le ripropone a noi. Solo cosรฌ รจ Natale dentro di noi.

Il poeta Triestino Umberto Saba scrisse: “Signore Gesรน siamo tutti uguali, ricchi o poveri, istruiti o non istruiti, รจ la stessa cosa; ciรฒ che ci rende differenti รจ la bontร ”. Sรฌ, soltanto la bontร  fa la differenza tra le persone. Signore Gesรน fa crescere in noi almeno una briciola di bontร  oggi, subito, solo cosรฌ sarร  un vero Natale.

Il poeta Trilussa immagina che Gesรน ci parli mentre stiamo preparando il presepio e ci dice: “Vi ringrazio di cor, brava gente, per ti presepi che mi preparate. Ma che li fate a fa’ se poi vi odiate e di sto amore non capite niente? Per amore son nato e ci son morto, da secoli lo spargo dalla croce, ma la parola mia pare una voce sperduta nel deserto, senza ascolto. La gente fa il presepe e non me sente, cerca sempre di farlo piรน sfarzoso, perรฒ c’รจ il cuore freddo e indifferente e non capisce che senza l’amore รจ cianfrusa che non c’ha valore”.

Allora buttiamo via un po’ di orgoglio, buttiamo via un po’ di egoismo e sentiremo Betlemme dentro il cuore. E sarร  Natale, un vero Natale. Buon Natale a tutti!

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