Dio si preoccupa della salvezza prima della salute
Omelia a cura del Card. Angelo Comastri – Vicario Emerito di Sua Santitร per la Cittร del Vaticano – Arciprete Emerito della Basilica Papale di San Pietro.
Il Cardinale Angelo Comastri nel suo commento affronta il tema del dolore e della sofferenza alla luce della fede cristiana, partendo dal libro di Giobbe per sottolineare come Dio non voglia che l’uomo pretenda di comprendere appieno i misteri divini.
Viene evidenziato che il peccato originale ha corrotto il mondo, portando dolore e sofferenza, e che spesso attribuiamo a Dio responsabilitร umane. Tuttavia, Dio si manifesta vicino all’uomo sofferente, offrendo salvezza e usando il dolore come un richiamo alla conversione, poichรฉ la sua prioritร รจ la salvezza eterna, non la salute terrena.
Si cerca di riassume i temi principali e le idee piรน importanti espresse dal Cardinale Angelo Comastri nel suo discorso, incentrato sul significato del dolore alla luce della fede cristiana. Il Cardinale affronta l’annoso interrogativo sul perchรฉ della sofferenza e sulla presunta contraddizione tra un Dio buono e la presenza del male nel mondo, offrendo una prospettiva biblica e teologica.
Temi Principali e Idee Chiave:
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La Prioritร di Dio: La Salvezza Animae sulla Salute Terrena:
- Il titolo stesso anticipa il messaggio centrale: Dio si preoccupa primariamente della salvezza eterna dell’anima piuttosto che della salute fisica. Questa affermazione non sminuisce l’importanza della salute, ma la colloca in una prospettiva piรน ampia e trascendente.
- Come afferma il Cardinale, la sofferenza รจ una realtร ineludibile della condizione umana: “Il dolore รจ un dato di fatto รจ stato giustamente giustamente scritto voler vivere senza patire e come voler respirare senza l’aria.”
La Risposta al Problema del Dolore: Umiltร e Riconoscimento del Limite Umano:
- Il Cardinale evidenzia come l’intelligenza umana si sia sempre interrogata sul perchรฉ del dolore senza trovare risposte definitive. Alcuni giungono persino a negare l’esistenza di Dio a causa della sofferenza, o a metterne in discussione la sua bontร .
- La Bibbia, in particolare il libro di Giobbe, offre una prospettiva diversa. Dio mette in guardia l’uomo dalla pretesa di comprendere pienamente i suoi disegni: “Bellissime sono le domande che Dio rivolge a Giobbe e anche a ogni uomo anche a noi tu vuoi capire tutto dice Dio ma non รจ possibile come puoi capire tutto tutto quello che fa il Signore riconosci il tuo limite c’eri tu quando Dio creava l’universo c’eri tu quando Dio creava la vita e oggi ci sei tu nello spazio a reggere la terra il sole le stelle sono interrogativi che invitano all’umiltร davanti ai grandi problemi della vita.”
- Questo invita a un atteggiamento di umiltร di fronte al mistero del dolore, riconoscendo i limiti della comprensione umana.
Il Ruolo del Peccato nella Corruzione del Mondo:
- Il Cardinale sottolinea che la sofferenza e il male nel mondo non sono voluti direttamente da Dio, ma sono una conseguenza del peccato originale e delle libere scelte sbagliate dell’uomo: “In secondo luogo la Bibbia sottolinea che il mondo non รจ piรน come Dio l’aveva creato fin dalle prime pagine la Bibbia dice con forza che nel mondo รจ entrato il peccato per libera scelta dell’uomo e il peccato ha modificato il mondo creato da Dio e oggi chiunque nasce entra a far parte di un mondo contaminato e rovinato dal peccato degli uomini di tutti i tempi.”
- Spesso, attribuiamo a Dio responsabilitร che derivano dalle azioni umane: “noi spesso attribuiamo a Dio cose che invece vengono dall’uomo e delle cattive scelte dell’uomo lo scarichiamo su Dio responsabilitร che Dio non ha e non puรฒ avere.”
- Il peccato รจ definito come “la vera sciagura รจ l’elemento inquinante della storia.”
La Vicinanza di Dio nel Dolore: “Io sono accanto”:
- Nonostante la sofferenza, Dio non abbandona l’uomo. Nella rivelazione a Mosรจ, il nome di Dio รจ associato alla sua presenza e vicinanza per salvare: “Dio fa conoscere a Mosรจ il suo nome e gli dice il mio nome รจ questo Io sono accanto io sono vicino per salvare da da intendere bene Dio puรฒ essere chiamato in milioni di modi dire il nome รจ un’immagine per dire che Dio si fa conoscere a Mosรจ lo dimostrano le parole usate Infatti Dio si presenta a Mosรจ dicendogli io ho osservato io ho udito io so ecco io sono sceso per liberare il mio popolo Dio fa conoscere la sua vicinanza Questo รจ il nome Il nome di Dio vicinanza.”
- Il nome di Dio, tradotto dall’ebraico “Eek che gli ebrei trasformeranno in El yรจ”, significa “essere presente essere accanto essere vicino.”
- Il dolore, pur essendo frutto del peccato, diventa il luogo in cui Dio si manifesta e offre la sua salvezza.
Il Valore Trasformativo del Dolore:
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- Il Cardinale argomenta che il dolore puรฒ avere un ruolo positivo nella maturazione umana: “anche chi non crede deve constatare che il dolore รจ il piรน potente ed efficace domatore dell’uomo Non solo รจ dimostrato che chi non ha sofferto resta Un eterno bambino capriccioso e volubile il dolore matura e fa mettere in ginocchio nel dolore ci si accorge degli altri e ci si accorge di Dio.”
- L’esperienza di figure come Madre Teresa a Calcutta, che accoglieva i moribondi, รจ citata come esempio di come il dolore possa condurre alla serietร della vita e alla conversione.
La Sofferenza degli Innocenti e la Risposta di Gesรน:
- Affrontando la questione della sofferenza degli innocenti, il Cardinale riporta le parole di Gesรน in risposta a episodi di violenza e disgrazie: “Gesรน risponde non pensate che quelli che subiscono disgrazie siano piรน peccatori degli altri Quai a noi se pensassimo cosรฌ una disgrazia Infatti non รจ segno di castigo Divino ma รจ manifestazione di una situazione di provvisorietร di precarietร nella quale tutti tutti incitement viviamo chi muore giovane non รจ un punito da Dio moltissimi Santi sono morti giovani anzi giovanissimi chi muore violentemente non รจ punito da Dio moltissimi Santi sono morti di violenza Pensate ai Martiri dei primi secoli ma anche ai Martiri di oggi.”
- Le disgrazie non sono castighi divini, ma manifestazioni della precarietร dell’esistenza umana, segnata dal peccato.
Il Dolore come Richiamo alla Conversione per la Salvezza Eterna:
- La conclusione fondamentale รจ che, in questa situazione di fragilitร , Dio si preoccupa soprattutto della salvezza eterna: “allora ecco la grande conclusione di Gesรน Dio in questa situazione di precarietร si preoccupa soprattutto Della salvezza e non della Salute Pertanto il dolore non va mai pensato come una punizione che viene da Dio Ma va visto come un richiamo ad affrettare il tempo della nostra conversione per essere Salvi per l’eternitร .”
- Il dolore e la morte sono come “due Campanelli che ci suonano costantemente affinchรฉ ci ricordiamo che siamo in un mondo provvisorio e segnato dal peccato.” Essi ci invitano alla conversione e a produrre frutti degni di un cambiamento interiore, perchรฉ “domani potrebbe essere troppo tardi.”
Citazioni Chiave:
- “Il dolore รจ un dato di fatto รจ stato giustamente giustamente scritto voler vivere senza patire e come voler respirare senza l’aria.”
- “Bellissime sono le domande che Dio rivolge a Giobbe e anche a ogni uomo anche a noi tu vuoi capire tutto dice Dio ma non รจ possibile come puoi capire tutto tutto quello che fa il Signore riconosci il tuo limite c’eri tu quando Dio creava l’universo c’eri tu quando Dio creava la vita e oggi ci sei tu nello spazio a reggere la terra il sole le stelle sono interrogativi che invitano all’umiltร davanti ai grandi problemi della vita.”
- “In secondo luogo la Bibbia sottolinea che il mondo non รจ piรน come Dio l’aveva creato fin dalle prime pagine la Bibbia dice con forza che nel mondo รจ entrato il peccato per libera scelta dell’uomo e il peccato ha modificato il mondo creato da Dio e oggi chiunque nasce entra a far parte di un mondo contaminato e rovinato dal peccato degli uomini di tutti i tempi.”
- “Dio fa conoscere a Mosรจ il suo nome e gli dice il mio nome รจ questo Io sono accanto io sono vicino per salvare…”
- “anche chi non crede deve constatare che il dolore รจ il piรน potente ed efficace domatore dell’uomo Non solo รจ dimostrato che chi non ha sofferto resta Un eterno bambino capriccioso e volubile il dolore matura e fa mettere in ginocchio nel dolore ci si accorge degli altri e ci si accorge di Dio.”
- “Gesรน risponde non pensate che quelli che subiscono disgrazie siano piรน peccatori degli altri Quai a noi se pensassimo cosรฌ una disgrazia Infatti non รจ segno di castigo Divino ma รจ manifestazione di una situazione di provvisorietร di precarietร nella quale tutti tutti incitement viviamo…”
- “Dio in questa situazione di precarietร si preoccupa soprattutto Della salvezza e non della Salute Pertanto il dolore non va mai pensato come una punizione che viene da Dio Ma va visto come un richiamo ad affrettare il tempo della nostra conversione per essere Salvi per l’eternitร .”
Conclusioni:
Il Cardinale Comastri offre una riflessione profonda sul tema del dolore, radicandola nella prospettiva biblica e nella fede cristiana. Il suo messaggio principale รจ che il dolore, pur essendo una realtร difficile e misteriosa, non รจ un castigo divino ma una conseguenza del peccato umano. In questa condizione di fragilitร , la prioritร di Dio รจ la salvezza eterna dell’uomo, e il dolore stesso puรฒ diventare un richiamo alla conversione e un mezzo attraverso il quale sperimentare la vicinanza e l’amore di Dio. Il Cardinale invita quindi a un atteggiamento di umiltร di fronte al mistero del dolore e a cogliere l’opportunitร che esso offre per una riflessione sulla propria vita e per un rinnovato impegno nel cammino di fede.