Ascoltare, nel linguaggio della Bibbia, non significa soltanto udire superficialmente, ma piuttosto “obbedire”, non nel senso di un subire o eseguire passivamente un volere altrui, quanto nel senso di riconoscere il primato di Dio nella nostra vita.
Le immagini della Bibbia presentano spesso l’uomo (o addirittura il popolo) come chiuso alla parola di Dio, come sordo e muto, incapace di comprendere e di riconoscere la strada della vita che la Parola indica. Per questo l’iniziazione alla fede viene spesso intesa come una “guarigione”, che ridona vita e fa capaci di lode.
Il vangelo racconta proprio la guarigione di un sordomuto: l’incontro con Gesù è descritto nella sua vitale concretezza di gesti fisici, come «imporgli la mano», «porre le dita negli orecchi», «toccare con la saliva la lingua». Sono gesti di liberazione, che generano una meravigliosa “apertura” di colui che viene guarito e lo rendono pieno di gioia e capace di lode.
In questo modo il “miracolo” narrato nel vangelo rappresenta il compimento di quanto è profeticamente annunciato nella prima lettura, nella quale la presenza di Dio tra gli uomini è promessa e descritta in questi ter mini: aprire gli occhi ai ciechi e schiudere gli orecchi dei sordi, far saltare lo zoppo come un cervo e gridare di gioia la lingua del muto…
In un analogo orizzonte di fede la seconda lettura , tratta dalla lettera di Giacomo , invita a riflettere sull’interrogativo: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano?
Fonte: Servizio della Parola
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Is 35, 4-7; Sal.145; Gc 2, 1-5; Mc 7, 31-37
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
Mc 7, 31-37
Dal Vangelo secondo Marco
31Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 33Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». 35E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano 37e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 09 – 15 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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