Brevi spunti alle letture del 5 Agosto 2018 – Servizio della Parola

Dio può stupirci con la sua azione creatrice e rinnovatrice, può destare la nostra meraviglia , ma ciò richiede la nostra disponibilità a cogliere la sua presenza nella nostra storia: questo è il vero senso del “miracolo” nei vangeli e nella vita cristiana. La nostra disponibilità a cogliere la presenza di Dio nella storia degli uomini si chiama fede. Essa può essere generata dai suoi interventi, nei quali noi sappiamo leggere il suo agire, ma allo stesso tempo può anche essere la premessa di tale lettura dei segni. Non c’è contraddizione tra i due volti complementari della fede, intesa come docilità e fiducia in Dio e nel suo Figlio Gesù.

Il vangelo di oggi ci mette di fronte proprio a questo messaggio: il rinnovamento del nostro sguardo di fede passa attraverso la comprensione e l’accettazione di Gesù come «pane dal cielo… che dà la vita al mondo». Solo questo sguardo profondo e non di superficie può introdurci al suo mistero: lui è il cibo che può nutrire la nostra anima e saziare la nostra fame di verità.

Nella prima lettura il dono della “manna’” letto in chiave religiosa, viene colto come un intervento di Dio che permette al popolo di affrontare la fatica del deserto. A questa tradizione del “pane disceso dal cielo” si appella anche Gesù per presentare se stesso.

La guida al comprendere chi sia per noi Gesù ci viene oggi dalla seconda lettura, con l’invito a «rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio», ossia con la proposta di scegliere Cristo come la vera novità, ossia come la possibilità di un continuo rinnovamento di noi stessi e del mondo.

Fonte: Servizio della Parola

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 5 Agosto 2018 anche qui.

Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,24-35
 
In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
 
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
 
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
 
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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