La liturgia di oggi ci pone di fronte a Gesù «Messia sofferente» , che fin dall’inizio e anche oggi rimane “follia” e “scandalo” per molti. Il “Cristo” del Calvario, nel quale soltanto tuttavia c’è salvezza, resta il grande mistero dell’esperienza cristiana.
Questa sua “croce” però, paradossalmente, parla di amore e non di odio, e perciò parla anche a noi di speranza e non di disperazione. Il grande mistero della salvezza dell’umano e del mondo non passa attraverso la logica del potere di dominio e sfruttamento, ma attraverso il dono della vita: questo ha inteso Gesù con l’annuncio del “regno di Dio” in cui la storia del mondo va trasformata.
Il vangelo, oggi annunciato, è centrato proprio sull’interrogativo che Gesù rivolge ai suoi primi discepoli: «E voi chi dite che io sia?». Non si tratta di una domanda retorica, ma di una provocazione ad un coinvolgimento personale e nello stesso senso interpella i cristiani di ogni tempo: alla luce della risurrezione non si arriva senza passare attraverso la croce.
La croce evoca la figura profetica del Servo di Dio, oggi al centro della prima lettura . Questa figura parla di sofferenza e umiliazione, ma anche di una missione di “giustizia” che attraverso di lui Dio porta a compimento.
Una giustizia-salvezza che la seconda lettura interpreta come somma espressione di amore. Alla realizzazione di questo amore che sa donarsi e donare vita attraverso opere concrete, e che non può mai essere disgiunto dalla fede, esorta tutta la lettera di Giacomo , dalla quale è tratto il testo proposto oggi dalla liturgia.
Fonte: Servizio della Parola
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Is 50, 5-9; Sal. 114; Gc 2, 14-18; Mc 8, 27-35
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8, 27-35
27Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». 28Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». 29Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
31E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 16 – 22 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXIV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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