Di fronte alla tentazione, così presente nella nostra cultura consumistica, di fare della ricchezza l’unico obiettivo dell’esistenza il vangelo di Gesù indica la via stretta della moderazione, la quale può insegnare l’apertura del cuore e la disponibilità a renderci sensibili alle necessità di chi sta nel bisogno. Infatti, non la ricchezza (il denaro) in sé è cattiva, ma l’uso distorto ed egoistico che se ne può fare. Disponibilità allora significa imparare a mettere l’avere al servizio dell’essere, imparare la prospettiva sapienziale per cui «tutto l’oro al suo confronto è un po’ di sabbia», imparare che gli idoli (di qualsiasi forma) allontanano dal regno di Dio.
Il vangelo pone anche a noi la domanda più fondamentale: che cosa fare per avere la vita eterna? Gesù risponde proponendo la scelta del distacco del cuore da tutto ciò che può creare schiavitù. La reazione dell’anonimo che poneva tale domanda a Gesù mostra quale ostacolo possa essere l’attaccamento alla ricchezza per la scelta di seguire Gesù.
La prima lettura orienta nella medesima direzione: esorta a chiedere a Dio una sapienza che non si fonda sulle cose terrene, ma che solo lui può donarci. Questa sapienza può renderci interiormente liberi e disponibili.
Una sapienza che la seconda lettura concretizza nella parola di Dio, «viva, efficace e più tagliente di ogni spada», l’unica che può aiutare il credente a discernere con verità i sentimenti e i pensieri del suo cuore.
Fonte: Servizio della Parola
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XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Sap 7, 7-11; Sal. 89; Eb 4, 12-13; Mc 10, 17-30
Vendi quello che hai e seguimi.
Mc 10, 17-30
Dal Vangelo secondo Marco
17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». 22Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». 27Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
28Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 14 – 20 Ottobre 2018
- Tempo Ordinario XXVIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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