Nella storia dei dogmi, quello dellโImmacolata Concezione reca con sรฉ una peculiaritร che lo rende unico: la sua definizione per opera di Pio IX, nel 1854, nasce non tanto dalle attestazioni scritturistiche o dalla tradizione piรน antica, quanto, e qui sta il tratto di unicitร , dallโapprofondimento del sensus fidelium e del Magistero.
La Dei Verbum 8 sembra essere il testo che meglio risponde al contesto che ha generato la definizione dogmatica dellโImmacolata Concezione: eโ lo Spirito Santo che matura il sensus fidei del popolo cristiano tanto da renderlo capace di una percezione spontanea del dato rivelato e di una maturazione interiore del dato stesso grazie alla riflessione, allโesperienza e alla predicazione.
Nella storia del dogma dellโImmacolata Concezione รจ certo che vi รจ una precedenza assoluta del sensus fidei sulla Teologia che ha, invece, indugiato sui pro e i contra del privilegio mariano.
Nei primi secoli del Cristianesimo nella dottrina dellโImmacolata Concezione รจ il parallelismo tra Eva e Maria, secondo una duplice relazione di somiglianza e di opposizione.
Sulla base della prima, come Eva fu plasmata senza macchia dalle mani di Dio, similmente Maria doveva essere creata da Dio, Immacolata. Per opposizione, Colei che doveva essere la restauratrice delle rovine di Eva, non poteva essere travolta dal peccato. Tale parallelo รจ ripreso in maniera molto pertinente ed efficace anche dal concilio Vaticano II, nella costituzione Lumen Gentium
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Nel secolo V, Procolo sostenne un intervento speciale di Dio nella creazione della futura Madre di Dio, perchรฉ fosse una creatura nuova, formata โda unโargilla mondaโ come damo prima del peccato. Questo testo fu stimato tanto degno della dimostrazione immacolista da confluire nel testo della bolla Ineffabilis Deus.
Lโaltro testo, tratto dal Contra Iulianum di Agostino, รจ una risposta a Giuliano il quale obiettava al fatto che per Agostino, data lโuniversalitร del peccato originale, anche Maria era assoggettata al potere di Satana. Agostino a queste osservazioni risponde: โโฆ non assegniamo Maria al diavolo per la condizione del nascere, ma per questo: perchรฉ la stessa condizione del nascere รจ risolta dalla grazia del rinascereโ. Questa affermazione su Maria fa chiaramente comprendere come per Agostino lโassenza in Maria del peccato originale, sia effetto della grazia di Dio. Nel corso degli anni, lโindagine biblica e patristica si arricchรฌ di nuovo dati, tanto che nella sessione VI del Concilio di Trento (1546) non mancarono coloro che si appellarono alla definizione dogmatica dellโImmacolata Concezione. Alessandro VII con la promulgazione della Costituzione Sollicitudo omnium Ecclesiarum determinava lโoggetto preciso della festa, precisando che si trattava della preservazione dellโanima della Vergine dalla colpa originale, nel primo istante della sua creazione e infusione al corpo, per speciale grazia e privilegio di Dio, in vista dei meriti di Cristo suo Figlio, Redentore del genere umano.
Sarร proprio questa vivacitร del culto mariano che porterร papa Pio IX ad affrontare la questione dellโImmacolata Concezione in vista di una definitiva proclamazione del dogma. Lโopinione assolutamente favorevole alla definizione del dogma spinse il pontefice alla preparazione della bolla Ineffabilis Deus con la quale fu definito il dogma della Immacolata Concezione: โDopo aver offerto a Dio, attraverso il suo Figlio, nellโumiltร e nel digiuno, le preghiere della Chiesa e le nostre, perchรฉ si degnasse di dirigere e confermare il nostro pensiero con la grazia dello Spirito Santo, invocando lโaiuto della Chiesa trionfante ed implorando con gemiti lo Spirito Santo stesso, con la sua assistenza, a onore della Santa e individua trinitร , โ ad onore e decoro della Vergine Madre di Dio, a esaltazione della fede cattolica e per lo sviluppo della religione cristiana, โ con lโautoritร di Nostro Signore Gesรน Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, pronunciamo e definiamo che la dottrina la quale ritiene che la beatissima Vergine Maria, per singolare grazia e privilegio di Dio Onnipotente a lei concesso in vista dei meriti di Gesรน Cristo, salvatore del genere umano, sia stata preservata da ogni macchia di colpa originale fin dal primo istante della sua creazione, รจ stata da Dio rivelata, ed รจ perciรฒ da credere fermamenteโ.
LโArcidiocesi e la cittร di Gaeta, come ebbe a dire il Santo Padre Giovanni Paolo II, nella storica Visita del 25 giugno 1989, sono la culla del dogma dellโImmacolata Concezione.
Da qui, infatti, il Beato Pio IX, durante il periodo della sua permanenza a Gaeta (1848), pregando davanti alla bella immagine dellโImmacolata nella Cappella dโOro, andรฒ confermandosi nella definitiva decisione della proclamazione di quel dogma.
Da Gaeta il 2 febbraio 1849 emanรฒ lโenciclica Ubi Primum, con la quale chiedeva a tutti i Vescovi della Chiesa di esprimere il proprio parere in merito. Il risultato di quel โconcilio di cartaโ, come lo aveva definito San Leonardo da Porto Maurizio, evangelizzatore delle nostre terre, fu la solenne proclamazione del dogma.
Solo quattro anni dopo questa solenne dichiarazione del Papa, quasi a conferma e sigillo, la Vergine Santissima, presso la grotta di Massabielle-Lourdes, in aspetto giovanile e affabile, vestita di candido abito e candido mantello, cinta di una fascia azzurra, alla fanciulla, Bernadette Soubirous, che con insistenza chiedeva il nome di colei che si era degnata di apparirle, elevando gli occhi al cielo e con soave sorriso rispose: โio sono lโImmacolata Concezioneโ.
Il metodo seguito nella bolla dogmatica, partendo dal consenso attuale della Chiesa e interpretando in questa luce le testimonianze passate, apriva nuove vie alla teologia, largamente seguite da quel momento.
Al momento della definizione, nel 1854, esistevano in tutta la Chiesa latina tre formulari
di Messa e Ufficio, ma Pio IX sollecitato da molti vescovi e per sua decisione ordinรฒ nel 1863 la redazione di un nuovo testo liturgico che rispondesse alla definizione dogmatica e rendesse con precisione la veritร definita. Il testo definitivo, preparato da Mons. Bartolini, segretario della Congregazione dei riti, fu approvato il 27 agosto del 1863. La festa fu denominata dellโImmacolata Concezione.