Gesù ha appena preannunciato ai discepoli la sua passione e morte ed essi si mettono a discutere su chi sia il più grande tra loro. Gli apostoli sono uomini come noi, con una vista spesso offuscata da individualismo, egoismo, orgoglio, dal desiderio di apparire migliori degli altri… Chi è immune da questi difetti? Forse nessuno.
Questa miopia ci impedisce di riconoscere le cose che sono davvero importanti. Anche il mondo di oggi funziona così: anzitutto io, poi gli altri e Dio, se c’è, non è poi cosi importante…
Gesù vuole metterci gli occhiali giusti: si siede, chiama i Dodici e dice loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». Con infinita pazienza, senza arrabbiarsi e rimproverare, nel modo più tenero possibile ci prende in braccio come fossimo bambini e ci indirizza sulla strada giusta.
Grazie Gesù!
Dal Calendario del Patrono d’Italia 2020 – Ed. Biblioteca Francescana
Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.