l Signore ci lascia liberi di fronte al suo desiderio di entrare in comunione con noi, non ci costringe ad accoglierlo; siamo liberi di andarcene oppure di restare.
Di fronte al maestro che fa dono del suo corpo e del suo sangue i discepoli si spaventano perché seguirlo significa assumere la sua stessa logica del dono della vita; si tratta di perdere per trovare, come ha fatto lui. Eppure dentro di noi riconosciamo che solo seguendo la sua via troviamo quella vita piena che il nostro cuore desidera e la nostra esistenza inizia fin d’ora ad assaporare l’eternità.
Lasciamo risuonare, oggi, dentro di noi la domanda di Gesù che ci riporta alla serietà e alla radicalità della sua chiamata.
Dal Calendario del Patrono d’Italia 2020 – Ed. Biblioteca Francescana