Un cieco viene condotto da Gesù; egli lo prende per mano. Nel tratto di cammino necessario ad uscire dal villaggio, il cieco si affida a quel Gesù di cui probabilmente aveva sentito parlare, ma che ancora non aveva potuto vedere con i suoi occhi. Gesù si ferma e, in un dialogo fatto di gesti e parole, dona all’uomo una vista limpida e penetrante che gli trasforma la vita. È un nuovo inizio.
Qualcosa di simile succederà a Saulo di Tarso; qualcosa di simile già è successo anche a te nel giorno del battesimo e ancora oggi può succedere nella fede, nel mistero della Chiesa, nei sacramenti e laddove in modo più o meno implicito una persona si lascia incontrare da Cristo.
Lui è la mano che il Padre tende ad ogni uomo che giace nelle tenebre e nell’ombra di morte per condurlo verso la pienezza della vita e della luce.
Dal Calendario del Patrono d’Italia 2020 – Ed. Biblioteca Francescana
l cieco fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa.