Il risorto toglie il velo ai nostri occhi, aiutandoci a vedere bene. Il primo segno di guarigione che la sua presenza regala a ciascuno di noi è, infatti, una maggiore consapevolezza della nostra incredulità; sembrerebbe un paradosso, ma questa è la logica della salvezza.
«Siete ciechi perché credete di vedere; vedete bene perché siete coscienti della vostra cecità», smaschera più volte il Signore.
Incredulità, durezza di cuore, cecità, quali segni concreti dell’uomo vecchio che abita in noi e che chiede di essere redento, sono, perciò, sinonimi e si richiamano a vicenda. Ben venga, allora, il rimprovero del Signore; ben vengano le sue salutari parole.
La sua grazia tocchi il nostro cuore e lo renda credente.
Dal Calendario del Patrono d’Italia 2020 – Ed. Biblioteca Francescana