Bernadette Soubirous, dopo le apparizioni di Lourdes (11 febbraio – 16 luglio 1858), viene accolta nella casa delle Suore della Carità di Nevers, a Lourdes, e lì impara anche a leggere e a scrivere. Proprio da quel luogo di ‘rifugio’ vengono scritte le prime lettere a diverse persone, familiari e non. Anche quando sarà a Nevers per diventare religiosa di quella Congregazione continuerà ad avere rapporti epistolari con diverse persone; in più appunterà in un quaderno, il “Carnet de notes intimes”, gli appunti delle sue meditazioni e dei pensieri spirituali. Questi costituiscono gli “Scritti” di santa Bernadette che vengono ora tradotti e pubblicati, insieme ad alcune testimonianze sugli ultimi giorni di vita della veggente di Lourdes.
Finora questo piccolo ma prezioso tesoro di un’anima eletta non era stato mai tradotto interamente in lingua italiana. Nel 150° anniversario della definizione del dogma dell’Immacolata Concezione (8 dicembre 1854 – 2004), che a Lourdes si presentò proprio con questo nome, consegniamo ai tanti devoti della Madonna gli scritti di colei che l’ha vista e con la quale ha parlato. Essi costituiscono come il ‘cuore’ di Bernadette, che è santa non solo perché ha avuto il privilegio di vedere la Vergine santissima, ma anche perché quell’incontro con la Madonna è stato per lei l’inizio del cammino di santità, del lavorio della grazia divina in lei. La lettura meditata dei suoi scritti potrebbe segnare per tanti l’inizio del santo viaggio.
Scarica l’intervento (file mp3) di Mons. Erasmo Napolitano, curatore del volume ed ospite della puntata di “Allargare gli Orizzonti” su Radio Vaticana (09/02/2010)
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