La “luce” di Betlemme
Oggi, situati tra l’Epifania (=manifestazione) del Signore e del suo Battesimo (una seconda Epifania), ci concentriamo sul tema della “luce”, qualcosa che impregna l’intero ciclo Natalizio. Già nella liturgia della Notte Santa risuonava l’idea –presa da Isaia– che “su quelli che abitavano il paese dell’ombra della morte, la luce risplende”.
La “luce” significa, soprattutto, conoscenza, verità, in contrasto con il buio della menzogna e dell’ignoranza. Così, la luce ci fa vivere, ci indica il cammino. Però inoltre in quanto dà calore, la luce significa anche amore. Dove c’è amore, emerge una luce nel mondo; dove c’è odio, il mondo rimane nel buio. Certamente, nella stalla di Betlemme appare la grande luce che il mondo attende.
La luce di Betlemme non si è mai spenta. Dove è germogliata la fede in quel Bambino, é fiorita anche la carità. Da Betlemme una stella di luce, di amore e di verità imbeverà i secoli.
Il regno dei cieli è vicino.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4, 12-17.23-25
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Parola del Signore