Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 4 Gennaio 2020

La stalla di Betlemme è il nuovo palazzo di Davide

Oggi, Natale risponde alla domanda:”dove abiti”? Il presepio lo si suole rappresentare come una costruzione sgangherata. Rivela un passato splendito, adesso, però, è deteriorato, i suoi muri in rovina: si è trasformato proprio in una stalla. Il trono di Davide, al quale era stata promessa una durazione eterna, è vuoto. Giuseppe, il discendente di Davide è solo un semplice artigiano.

Lo stesso Davide cominciò facendo il pastore. Nella stalla di Betlemme, precisamente dove fu il punto di partenza, torna a cominciare la regalità di Davide, in un modo nuovo: in quel bambino, avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia. Il nuovo trono dal quale questo “Davide” attirerà il mondo è la Croce.

La Croce corrisponde con il nuovo principio nella stalla. Così si costruisce il vero palazzo davidico. Questo nuovo palazzo è la comunità di coloro che si lasciano attrarre dall’amore di Cristo e con Lui diventano un’umanità nuova: la forza della bontà che s’innalza sulla Croce! E’ questa l’autentica regalità.


Fonte: evangeli.net

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Abbiamo trovato il Messia.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1, 35-42 In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì  che, tradotto, significa maestro, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia», che si traduce Cristo,  e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa», che significa Pietro. Parola del Signore

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