Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 4 Febbraio 2022

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L’uomo è “anima che si esprime nel corpo” e “corpo vivificato da uno spirito immortale”

Oggi, la mescolanza di superstizione (spirituale) e frivolità (corporale) di Erode uccidono il Battista, portavoce della verità sul matrimonio. La corretta relazione tra l’uomo e la donna ha le sue radici nell’essenza dell’essere umano: che cosa è l’uomo? E questa domanda ci porta al quesito: chi è Dio?

La “Bibbia” risponde che l’uomo è creato a immagine di Dio, e che Dio stesso è amore. Quindi, l’uomo è somigliante a Dio nella misura in cui ama. Da qui deriva la unione indissolubile tra lo spirito e il corpo: l’uomo è “anima che si esprime nel corpo” e “corpo vivificato da uno spirito immortale”.

Ossia il corpo dell’uomo e della donna hanno un “carattere teologico”. In conseguenza, la sessualità umana non è un “aggiunto” ma appartiene all’ “essere persona”: ha un senso pieno non come “qualcosa” della persona, ma come espressione dell’essere personale.

  • In questa “totalità dell’uomo”, la libertà del “sì” deve significare “sempre”.

Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net