Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 29 Marzo 2022

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Il quarto Vangelo non deriva dallo “gnosticismo”

Oggi, meditando su questa scena, analizziamo l’origine del quarto Vangelo, la cui peculiarità ha portato la ricerca critica moderna a dubitare del suo carattere “storico”, considerándolo una “ricostruzione teologica” tardiva (posteriore agli Apostoli). Ma alcuni papiri del secolo II, scoperti in Egitto, dimostrarono che sarebbe stato scritto già dal I secolo…

Alcuni autori (Bultman…) asseverarono che le linee maestre del quarto Vangelo procederebbero dallo “gnosticismo”. Storicamente, però, la “gnosi” apparve, come un movimiento spirituale, non prima della fine del secolo I. Finalmente, la ricerca su Giovanni ha confermato che questo Vangelo: 1° si basa su una conoscenza straordinariamente precisa di luoghi e tempi (propria di chi è perfettamente familiarizzato con la Palestina del tempo di Gesù); 2° la sua argomentazione parte dal Vecchio Testamento e si trova profondamente radicata nel giudaismo dell’epoca.

Il Vangelo di Giovanni ci dice, esplicitamente, che si rimonta a un testimone oculare del Crocificato: “Chi l’ha visto ne da testimonianza (…) egli sa che dice la verità, affinché anche voi crediate” (Gv 19,35).


Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net