Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 28 Febbraio 2022

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La povertá cristiana: distacco dai beni terreni

Oggi, c’incontriamo con il personaggio “anonimo” del “giovane ricco”. Se avesse risposto positivamente all’invito di Gesù, sarebbe diventato chissà un Suo discepolo, e, forse adesso ne conosceremmo il nome. Se l’uomo pone la propria sicurezza nelle ricchezze di questo mondo, non raggiunge il senso pieno della vita, né la vera gioia.

Gesù può veramente garantire un’esistenza felice e la vita eterna, ma attraverso un cammino differente da quello immaginato dal giovane ricco; cioè, non mediante un’opera buona, un servizio d’accordo alle leggi, ma con la scelta del regno di Dio, quale “perla pregiata” per la quale vale la pena di vendere tutto quello che si ha per poterla acquistare. Quel giovane ricco non riesce a dare questo passo. Sebbene fosse stato raggiunto dallo sguardo impregnato d’amore di Gesù, il suo cuore non riuscì a staccarsi dai numerosi beni che possedeva.

-Gesù non dice che le ricchezze della terra non siano buone, ma che allontanano da Dio se non vengono “invertite” nel regno dei Cieli.


Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net