La “Parábola dei talenti”
REDAZIONE evangeli.net (tratte da testi di Benedetto XVI) (Città del Vaticano, Vaticano) Oggi, la “Parabola dei talenti” potremmo intitolarla come la “Parabola del servo codardo”, visto che per paura nasconde il denaro del suo signore, invece di investirlo come gli altri servi, e moltiplicarlo. Il “talento” che ci è stato regalato, il tesoro della verità, ci è stato dato come un servizio per gli altri: non dev’essere nascosto; dev’essere distribuito, perché possa agire come lievito e rinnovare l’umanità.
Oggi, in Occidente, seppelliamo velocemente il tesoro, a volte per codardia –nel fondo, incredulità- e a volte per negligenza: lo seppelliamo perché noi stessi non vogliamo essere importunati dalla verità, visto che pretendiamo vivere tranquillamente la nostra vita senza il peso della responsabilità.
Signore –Dio, il dono della tua consapevolezza, il dono del tuo amore nel cuore aperto di tuo Figlio Gesù, dovrebbe stimolarci affinché tutti i confini della terra possano contemplare la tua salvezza.
Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net