Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 26 Agosto 2021

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L’uomo, a cosa serve?

Oggi, inizia il “Discorso Scatologico” di Gesù, e ci propone “l’essere o non essere” della nostra vita: l’uomo non dovrebbe solo chiedersi cosa vuole, bensì per cosa può essere utile e cosa può apportare. Allora capirebbe che la realizzazione non si trova nella comodità, nel lasciarsi trascinare, ma nell’accettare le sfide. Negare questa realtà ci avvicina al “pianto e stridore di denti”. Da lì l’avvertenza: Vegliate!

Non si può arrivare ad essere uomini senza il dominio di se stessi, senza la rinuncia, senza lo sforzo per soffrire con pazienza la tensione di ciò che si dovrebbe essere. Precisamente il “pianto e lo stridore di denti” rappresenta il pericolo del fallimento dell’essere umano. In un mondo separato da Dio, e di conseguenza, dall’amore, si sente freddo, fino al punto di stridere i denti.

Signore, i tuoi cammini –di amore– non sono comodi. Io non sono stato creato per la comodità, ma per fare grandi cose, per il bene degli altri e per Te.



Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net