Condizioni finali dell’uomo (I): l’”inferno”
Oggi, -evitando speculazioni sul suo “trionfo”- Gesù ci chiede di “negoziare” il dono della nostra vita. L’opzione di vita dell’uomo, diventa definitiva con la sua morte; arrivati a questo punto, nulla si può nascondere o cambiare: il Giudice ci vede tale come siamo. Questa opzione, forgiata nel trascorso di tutta la nostra vita, può assumere forme differenti, includendo la auto-perdizione definitiva.
Ci possono essere persone che hanno distrutto completamente in se stesse il desiderio della verità e della disponibilità per l’amore. Persone nelle quali tutto si è trasformato in menzogna; persone che hanno vissuto per l’odio e che hanno calpestato in se stesse l’amore. Questa è una prospettiva terribile, però nella nostra storia possiamo distinguere, con orrore, personaggi di questo tipo. In simili individui non ci sarebbe nulla di rimediabile e la distruzione del bene sarebbe irrevocabile: questo è ciò che si indica con la parola “inferno”.
-Gesù, desidero il Tuo “trionfo” nella mia libertà: tutta e sempre al Tuo servizio.
Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net