“Si Deus daretur” (salvare la ragione aprendola alla fede)
Oggi, –ascoltando il rimprovero di Gesù ai farisei- comproviamo come l’idea di Dio può risultare strumentalizzata e diventare “mortífera”: questo è il pericolo che corre la religione. Ma anche una ragione che si separa completamente da Dio e vuole relegarlo all’ambito del soggettivismo puro, perde la bussola e e dà luogo a forze distruttrici.
Se la illustrazione fu alla ricerca dei fondamenti morali validi “etsi Deus non daretur” (come se Dio non esistesse), oggi dobbiamo invitare gli agnostici affinché si aprano a una morale “si Deus daretur”. Senza questo punto assoluto di riferimento (Dio), l’agire umano si perde nell’incertezza. I cristiani siamo chiamati, non certo a porre un limite alla ragione, ma piuttosto a negarci che detta ragione venga ridotta all’ambito del fare.
-Signore, mi sforzerò per raffermare la capacità della nostra ragione per percepire ciò che è buono e Colui che è Buono. Solo così porteremo a termine la vera battaglia a favore dell’uomo contro l’inumanità.
Fonte: evangeli.net
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Date in elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 37-41
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Parola del Signore