Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 14 Dicembre 2021

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Gesù, il “nuovo Mosè”

Oggi, Gesù si riferisce al Battista, egli —ultimo profeta del Vecchio Testamento— indicava Cristo; e Costui indicò al Padre. Infatti, “Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere”. In Gesù si compie la promessa del nuovo profeta. In Lui è stato pienamente realizzato ciò che in Mosè era solo imperfetto: Egli vive al cospetto di Dio, non solo come amico, ma come Figlio.

Solo partendo da questa affermazione si può veramente comprendere la figura di Gesù Cristo, come ci ha mostrato nel Nuovo Testamento. In essa si basa tutto ciò che viene detto sopra le parole, le opere, le sofferenze e la gloria di Gesù. Se si ignora questo autentico “baricentro”, non viene percepito lo specifico della figura del Signore.

La tua preghiera, Gesù, è il discorso del Figlio con il Padre, nella quale viene coinvolta la tua anima umana (coscienza e la volontà): anch’io voglio essere coinvolto.


Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net