Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 11 Febbraio 2022

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Nell’azione di Gesú che guarisce, è presente la preghiera

Oggi, consideriamo come è chiaramente presente la preghiera nell’azione di Gesù che guarisce, con il Suo sguardo rivolto al Cielo. La forza che guarì il sordomuto fu mossa sicuramente dalla compassione verso di lui, ma ebbe origine dal fatto che Gesù si dirige al Padre.

La decisione di condurre il malato verso un posto un po più distante fa che, nel momento della guarigione, Gesù e il sordomuto si trovino da soli, nella prossimità di una relazione particolare. L’intensità dell’attenzione di Gesù risulta chiara dal fatto che il Signore tocca l’udito e la lingua dell’ammalato, cioè, i punti precisi dei suoi malanni, e usa le proprie dita e, addirittura, la Sua stessa saliva.

-Ma il punto centrale di quest’episodio è il fatto che Gesù, al momento di realizzare la guarigione, cerca direttamente la Sua relazione con il Padre. L’attenzione verso il malato, gli atti di Gesù verso di lui, si trovano accoppiati ad un profondo atteggiamento di preghiera verso Dio.


Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net