La vita di Maria fu un continuo esercizio di pazienza, perché ella visse spesso tra le pene. Dio ha preservato Maria dal peccato, non dal dolore.
Ella viveva in povertà nella casa di Nazareth, partorì in una stalla a Betlemme, fuggì in Egitto, ritornò infine in patria, accompagnò il Figlio sul Calvario: sono alcuni degli episodi evangelici che caratterizzano la sofferenza della Vergine. Ella ha sperimentato, in tutto il suo essere, il tormento di tutte le madri, sulla sua anima è caduto il destino di Gesù.
La spada di cui le aveva parlato Simeone finisce, realmente, per trafiggerla. Il pianto di Maria, però, non è mai un pianto disperato. Anche sotto la Croce! Perché sa che il Figlio muore per la salvezza degli uomini e, perché ha fede nella promessa della risurrezione.
Col suo dolore composto, Maria ha liberato i cristiani dall’angoscia e li ha aiutati ad accettare la morte seppur evento negativo.
S. Nicomede martire
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