Cโera una volta un paese grigio e triste, dove, quando pioveva, tutti gli abitanti giravano per le strade con degli ombrelli neri. Sotto lโombrello tutti avevano una faccia cosรฌ corrucciata e tristeโฆ Ma un giorno che la pioggia scrosciava, piรน fitta che mai, comparve allโimprovviso un signore un poโ bizzarro che passeggiava sotto un ombrello giallo. E come se non bastasse, quel signore sorrideva. Alcuni passanti lo guardavano scandalizzati da sotto il nero parapioggia che li riparava, e mugugnavano: ยซGuardate che indecenza! ร veramente ridicolo con quel suo ombrello giallo. Non รจ serio! La pioggia invece รจ una cosa seria e un parapioggia non puรฒ che esser nero!ยป.
Altri montavano in collera e si dicevano lโun lโaltro: ยซMa che razza di idea รจ mai quella di andare in giro con un ombrello giallo? Quel tipo รจ solo un esibizionista, uno che vuol farsi notare a tutti i costi. Non รจ per niente divertente!ยป.
In effetti non cโera niente di divertente in quel paese, dove pioveva sempre e gli ombrelli erano tutti neri. Solo la piccola Natasha non sapeva cosa pensare. Un pensiero le ronzava in testa con insistenza: ยซQuando piove, un ombrello รจ un ombrello. Giallo o nero che sia, quel che conta รจ avere un ombrello che ripari dalla pioggiaยป. Per di piรน, la piccola sโaccorgeva che quel signore sotto il suo ombrello giallo aveva lโaria dโessere perfettamente a suo agio e felice.
Un giorno, allโuscita dalla scuola, Natasha si accorse di aver dimenticato il suo ombrello nero a casa. Scosse le spalle e si incamminรฒ verso casa a testa scoperta, lasciando che la pioggia le inzuppasse i capelli. Il caso volle che di lรฌ a poco incrociasse lโuomo dallโombrello giallo, il quale le propose sorridendo: ยซBambina, vuoi ripararti?ยป.
Natasha esitรฒ. Se accettava, tutti lโavrebbero presa in giro.
Ma ecco subito lโaltro pensiero: ยซQuando piove, un ombrello รจ un ombrello. Che sia giallo oppure nero, che importa? ร sempre meglio avere lโombrello che inzupparsi di pioggia!ยป. Accettรฒ e si riparรฒ sotto lโombrello giallo accanto a quel signore gentile. Allora capรฌ perchรฉ egli era felice: sotto lโombrello giallo il cattivo tempo non esisteva piรน! Cโera un gran sole caldo nel cielo azzurro, dove gli uccellini volavano cinguettando. Natasha aveva unโaria cosรฌ sbalordita che il signore scoppiรฒ in una risata: ยซLo so! Anche tu mi prendi per un pazzo, ma voglio spiegarti tutto. Un tempo ero triste anchโio, in questo paese dove piove sempre. Avevo anchโio un ombrello nero. Ma un giorno, uscendo dallโufficio, dimenticai lโombrello e mโincamminai verso casa, cosรฌ comโero. Strada facendo, incontrai un uomo che mi offrรฌ di ripararmi sotto il suo ombrello giallo. Come te, ho esitato perchรฉ avevo paura di rendermi ridicolo. Ma poi accettai, perchรฉ avevo ancor piรน paura di buscarmi un raffreddore. E mi accorsi โ come te โ che sotto lโombrello giallo il cattivo tempo era sparito. Quellโuomo mi insegnรฒ perchรฉ sotto lโombrello nero le persone erano tristi: il ticchettio della pioggia e il nero dellโombrello le immusoniva, e non avevano alcuna voglia di parlarsi. Poi, improvvisamente, lโuomo se ne andรฒ e io mi accorsi che avevo in mano il suo parapioggia giallo. Lo rincorsi, ma non riuscii piรน a trovarlo: era scomparso. Cosรฌ, ho conservato lโombrello giallo e il bel tempo non mi ha piรน lasciatoยป.
Natasha esclamรฒ: ยซE non sente imbarazzo a tenersi lโombrello di un altro?ยป.
Il signore rispose: ยซNo, perchรฉ so bene che questo ombrello รจ di tutti. Quellโuomo lโaveva senza dubbio ricevuto anche lui da qualcun altroยป.
Quando arrivarono davanti alla casa di Natasha, si salutarono. Appena lโuomo, allontanandosi, scomparve, la ragazzina si accorse di avere in mano il suo ombrello giallo. Ma ormai quel signore gentile chissร dovโera. Cosรฌ Natasha si tenne lโombrello giallo, ma sapeva giร che presto avrebbe di nuovo cambiato proprietario, sarebbe passato in altre mani, per riparare dalla pioggia e portare il โbel tempo โ ad altre persone.
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