Azione Cattolica โ€“ Commento al Vangelo di domenica 3 Ottobre 2021

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Fin dallโ€™inizio, come ricorda Genesi, lโ€™uomo vive in relazione con tutte le cose: lโ€™ambiente, gli animali, le piante, il cosmo intero, lโ€™altro diverso da sรฉ. Per questo il compito che ci attende fin dallโ€™origine non รจ fuggire la fatica degli affetti, ma impararne la saggezza. Da parte di Dio le relazioni si sostengono sul riconoscimento della diversitร , abbandonando ogni tipo di potere sullโ€™altro.

Da parte nostra cogliamo che รจ cosรฌ, ma fatichiamo a riconoscere le relazioni come una benedizione. Basta un attimo per affermare โ€œรจ mio, mi va bene finchรฉ ne ho bisognoโ€, piuttosto che dire โ€œti riconosco, sei diverso da me, dunque possiamo camminare insiemeโ€. Gesรน, nel confronto con i farisei, riprende il tema di Genesi: โ€œรˆ inevitabile che i rapporti tra gli uomini, a causa della durezza di cuore, siano complicati e ambigui.

Possono fallire e poi riprendere, o essere ricuciti in modo diverso. In ogni caso, ciรฒ che Dio ha unito e non puรฒ essere diviso รจ il legame di ogni essere umano con gli altri. รˆ questo che non devi smettere mai di cercare, con fiduciaโ€. Sono le relazioni che ci salvano, non la solitudine. Se fin da piccoli siamo stati abituati a non essere dei narcisi onnipotenti, forse possiamo avere piรน strumenti interiori per custodire la faticosa benedizione degli affetti umani.

Sarร  anche per questo che Gesรน insiste nellโ€™accogliere e abbracciare i bambini? Il rapporto uomo-donna รจ il culmine di questo segreto. Puรฒ incrinarsi o fallire, ma รจ questa la lieta notizia rivolta a tutti, senza distinzioni: รจ nella fiducia restituita da Gesรน a ciascuno di noi che si possono sempre ricreare le condizioni per ritessere le fila, in modo inedito.

A cura dellโ€™Azione cattolica italiana.

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Fonte | Per gentile concessione dellโ€™Editrice AVE