Audio Messaggio del Santo Padre Francesco alla BBC Radio

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Audio Messaggio del Santo Padre

Cari ascoltatori della BBC, buongiorno!

Il cambiamento climatico e la pandemia da Covid-19 mettono a nudo la radicale vulnerabilitร  di tutti e tutto e suscitano numerosi dubbi e perplessitร  sui nostri sistemi economici e sulle modalitร  di organizzazione delle nostre societร .

Le nostre sicurezze sono crollate, il nostro appetito di potere e la nostra smania di controllo si stanno sgretolando.

Ci siamo scoperti deboli e pieni di paure, immersi in una serie di โ€œcrisiโ€: sanitarie, ambientali, alimentari, economiche, sociali, umanitarie, etiche. Crisi trasversali, fortemente interconnesse e foriere di una โ€œtempesta perfettaโ€, capace di spezzare i โ€œlegamiโ€ che avviluppano la nostra societร  allโ€™interno del dono prezioso del Creato.

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Ogni crisi richiede visione, capacitร  di pianificazione e rapiditร  di esecuzione, ripensando il futuro della nostra casa comune e del nostro progetto comune.

Queste crisi ci mettono di fronte aย scelteย radicali non facili. Ogni momento di difficoltร  racchiude, infatti, anche delle opportunitร , che non possono essere sprecate.

Possono essere affrontate facendo prevalere atteggiamenti di isolamento, protezionismo, sfruttamento; oppure possono rappresentare una vera occasione di trasformazione, un vero punto diย conversione, non solo in senso spirituale.

Questโ€™ultima via รจ la sola che conduce verso un orizzonte โ€œluminosoโ€ e puรฒ essere perseguita solo attraverso una rinnovata corresponsabilitร  mondiale, una nuova solidarietร  fondata sulla giustizia, sulla condivisione di un comune destino e sulla coscienza dellโ€™unitร  della famiglia umana, progetto di Dio per il mondo.

Si tratta di unaย sfida di civiltร ย a favore del bene comune e di un cambiamento di prospettiva, nella mente e nello sguardo, che deve porre al centro di ogni nostra azione la dignitร  di tutti gli esseri umani di oggi e di domani.

La lezione piรน importante che queste crisi ci trasmettono รจ che รจ necessarioย costruire insieme, perchรฉ non vi sono frontiere, barriere, mura politiche, entro le quali potersi nascondere. E lo sappiamo: da una crisi non si esce da soli.

Qualche giorno fa,ย il 4 ottobre, ero riunito con Capi religiosi e scienziatiย per firmare unย Appello congiuntoย che richiamasse ad azioni piรน responsabili e coerenti sia noi stessi che i nostri governanti. In quellโ€™occasione, mi ha colpito la testimonianza di uno degli scienziati che ha detto: โ€œLa mia nipotina, appena nata, entro 50 anni dovrร  abitare in un mondo inabitabile, se le cose sono cosรฌโ€.

Non lo possiamo permettere!

รˆ fondamentale lโ€™impegno di ciascuno verso quel cambio di rotta cosรฌ tanto urgente; impegno che va alimentato anche dalla propria fede e spiritualitร . Nellโ€™Appello congiuntoย abbiamo richiamato la necessitร  di adoperarci responsabilmente a favore della โ€œcultura della curaโ€ della nostra casa comune ed anche di noi stessi, cercando di estirpare i โ€œsemi dei conflitti: aviditร , indifferenza, ignoranza, paura, ingiustizia, insicurezza e violenzaโ€.

Lโ€™umanitร  non ha mai avuto tanti mezzi per giungere a tale obiettivo quanti ne ha oggi. I decisori politici che prenderanno parte alla COP26 di Glasgow sono chiamati con urgenza ad offrire efficaci risposte alla crisi ecologica in cui viviamo e, in questo modo, concreta speranza alle generazioni future. Ma tutti noi โ€” รจ bene ripeterlo, chiunque e ovunque siamo โ€” possiamo avere un ruolo nel modificare la nostra risposta collettiva alla minaccia senza precedenti del cambiamento climatico e del degrado della nostra casa comune.

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